Comune di Sant’Alessio Siculo, Messina
Sant’Alessio Siculo, finestra sul mare e dimora del re Carlo V nel 1535
Immaginatevi un Castello normanno con due torrioni, edificato su un promontorio a strapiombo sul mare e su due alte vette. Su quella a monte sorge una grande torre a pianta circolare, la parte centrale della fortezza. Su quella che si affaccia sulla costa, invece, s’innalza una torre di guardia a pianta rettangolare. E’ l’incantevole scenario che si presenta agli occhi del visitatore quando giunge a Sant’Alessio Siculo, in provincia di Messina, percorrendo la strada statale lungo il Mar Jonio. Il territorio di Sant’Alessio Siculo, per la sua posizione geografica strategica, nel corso dei secoli fu abitato da vari popoli. Sul Capo Sant’Alessio, chiamato dai greci Arghennon Akron, ovvero “Capo d’argento”, i primi a costruire un castello furono i Romani. Durante la battaglia di Ottaviano e Pompeo (36 a.C.), la fortezza avrebbe ospitato quest’ultimo. Nel 1535 anche il re Carlo V di Spagna dimorò nella fortezza, reduce dalla guerra di Tunisi contro i pirati.
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Cosa vedere a Sant’Alessio Siculo
Lungo le pendici rocciose del Capo si scorgono le fornaci, che un tempo venivano utilizzate per la produzione della calce idraulica. Nelle acque antistanti invece sono stati rinvenuti relitti di navi romane con il loro carico di anfore, alcune delle quali sono esposte all’interno del polo culturale di Villa Genovese, nei pressi della Chiesa Madre. All’inizio dell’Ottocento gli Inglesi dotarono la fortezza di una cinta muraria per difenderla dagli assalti dei Francesi che dalla Calabria progettavano di invadere le coste dell’isola. Nei sui pressi si sviluppò il centro abitato. Il quartiere di Mezzo rappresenta il nucleo più antico del comune di Sant’Alessio Siculo. Un portale ad arco realizzato in pietra arenaria, nella cui chiave di volta è incisa la data di edificazione, ne annunciava l’ingresso. Al suo interno si scorgono i ruderi di una torre saracena. Un piccolo gioiello è la Chiesa della Madonna del Carmelo, risalente al XVII secolo, che sorge nel quartiere omonimo. L’edificio religioso, pieve dei pescatori, è dedicato alla patrona del paese e si trova a due passi dal mare trasparente e dalla bella spiaggia di Sant’Alessio Siculo, che ha fatto di questo paese un importante centro a vocazione turistica.
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Cosa vedere vicino Sant’Alessio Siculo
Nel quartiere Santa Margherita, oltre ai resti dell’abside della piccola chiesa che nel 1089 ospitò Papa Urbano II, sul prospetto di un edificio si può ammirare un bassorilievo che raffigura la Trinacria, simbolo della Sicilia.
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Feste e Sagre Sant’Alessio Siculo
Luglio – Festa della SS. Madonna del Carmelo, patrona
Il 16 luglio per la festa patronale si potrà assistere ad una suggestiva processione a mare della statua della Madonna del Carmelo.
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Prodotti Tipici Sant’Alessio Siculo
Tra i prodotti tipici vi sono le specialità dolciarie, soprattutto quelle legate alle festività principali, come le cuddure, tipiche della Pasqua e le crispelle natalizie. La gastronomia e i piatti tipici di S. Alessio Siculo sono legati alla tradizione siciliana e al pesce appena pescato.
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Come arrivare a Sant’Alessio Siculo
Da Palermo: Autostrade A20 PA-ME e A18 ME-CT, uscita Roccalumera. Proseguire sulla SS 114.
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Informazioni aggiuntive
- Provincia: Messina
- Altitudine: 15 m. s.l.m.
- Popolazione: 1.524
- Prefisso: 0942
- CAP: 98030
- Abitanti: Santalessesi o Santalissoti
- Santo Patrono: Maria Santissima del Carmelo
- Festa: 16 Luglio
- Sito ufficiale: Comune di Sant’Alessio Siculo – www.comune.santalessiosiculo.me.it