Comune di Sant’Angelo Muxaro, Agrigento
Sant’Angelo Muxaro, dove sorgeva l’inespugnabile città creata da Dedalo
La leggenda narra che su questo ameno colle dell’agrigentino, ai piedi del quale scorre placido il fiume Platani, sorgeva la mitica Kamikos, l’inespugnabile città progettata ed edificata da Dedalo, in fuga da Creta con le ali di cera. Un dono speciale per ricambiare l’ospitalità del re sicano Kokalos, che lo aveva accolto come un amico e protetto dall’ira del re cretese Minosse. Proprio qui, a trecento metri sul livello del mare, si erge oggi il comune di Sant’Angelo Muxaro, costruito intorno al XVI secolo sui ruderi dell’antica Mu-Assar (che in arabo significa luogo di asilo e di rifugio), borgo fortificato di origine musulmana, dotato di un castello che dominava l’intera valle. Forse Dedalo non è mai stato a Sant’Angelo, ma i Greci sicuramente sì. Fin dal Settecento in questo territorio sono stati ritrovati preziosi reperti risalenti all’età micenea, di cui parlano anche i viaggiatori del tempo, dal principe di Biscardi al barone Von Riedesel e al pittore francese Jean Houel, e che attualmente si trovano esposti presso i musei archeologici di Agrigento, di Palermo e di Siracusa e il British Museum di Londra.
Cosa vedere a Sant’Angelo Muxaro
L’attuale centro abitato risale al XVI secolo, periodo nel quale fu probabilmente abitato da coloni greco-albanesi che contrassegnarono per diversi anni la vita del paese. La Via Duomo conduce in Piazza Guarino Amella, dove s’innalza la Chiesa Madre, impreziosita da altari, stucchi dorati, affreschi e tele di artisti siciliani risalenti al Settecento. Spostandosi in Piazza Aldo Moro si potrà fare visita alla piccola Chiesa Santa Maria d’Itria o del Carmine, con i suoi bei prospetti in pietra.
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Cosa vedere vicino Sant’Angelo Muxaro
La vallata del Platani fu culla di civiltà risalenti al Neolitico e in questi luoghi si insediarono i Sicani, come documentano i resti micenei ritrovati sul Monte Castello, attribuiti dagli studiosi all’inespugnabile e mitica fortezza di Kamikos. Quassù si trovano anche i resti del Castello Mosciaria. Tombe a forno preistoriche e ad arcosolio tardo romane si trovano sul Cozzo Scifo, mentre sul Pizzo dell’Aquila sono state rinvenute necropoli con tombe a camera scavate nella roccia di età preistorica, della media e tarda Età del Bronzo. Della stessa epoca sono le tombe a grotticella delle Grotte d’Acqua, un complesso di cavità che permette interessanti escursioni agli amanti della speleologia.
Di interesse naturalistico sono il fiume Turvoli che, in un paesaggio incontaminato e ricco di flora e fauna, scorre attraverso canyon e lambisce una valle profumata dai giardini di arance, e la Riserva Naturale Integrale Grotta di Sant’Angelo di cui fa parte la Grotta Ciaùli. Sulle pareti di gesso del Colle di Sant’Angelo è stata rinvenuta una necropoli di tombe a tholos, che richiamano le costruzioni funebri principesche della Grecia dell’epoca di Dedalo. Fra tutte spicca la Tomba del Principe, con una grande camera circolare con volta a cupola di 3,50 metri di altezza, e una camera sepolcrale annessa dove, secondo la tradizione, dopo averla liberata dal demonio, visse come eremita il Santo patrono del paese e per questo è denominata anche Grotta Sant’Angelo.
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Feste e Sagre Sant’Angelo Muxaro
Epifania e Sagra della ricotta
La sagra della ricotta fa da cornice alla tradizionale festa pastorale per celebrare l’Epifania. In mattinata fanno il loro ingresso nel paese i cavalli addobbati che sfilano nelle vie del centro e, nel pomeriggio Nardo e Don Riberio, due pastori vestiti con il costume tradizionale, cucinano formaggio e ricotta in grandi pentoloni di rame, dando vita ad una farsa comica. I festeggiamenti proseguono con la rappresentazione dell’“Erodiade”, con Erode, lo spietato re di Giudea, che vorrebbe uccidere il Bambino Gesù, e il passaggio dei Re Magi che, seguendo la stella cometa, giungono dall’Oriente in cerca del Messia.
Settimana Santa
Il Venerdì Santo in Piazza Umberto si potrà assistere al tradizionale “Incontro” tra le statue della Madonna Addolorata e di Gesù Nazareno, dopo il quale la popolazione si trasferisce sul Calvario per commemorare la scena della Crocifissione e per vegliare sino a tarda notte la salma di Gesù. Suggestiva è la processione della vara con il Cristo Morto, portata in spalla per le vie del paese, assieme alla statua della Madonna Addolorata, al suono della banda musicale, dei canti e delle litanie funebri.
Maggio – Festa di Sant’Angelo Martire, patrono
Il 5 maggio di ogni anno si svolgono i festeggiamenti dedicati a Sant’Angelo Martire.
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Prodotti Tipici Sant’Angelo Muxaro
Chi giunge da queste parti non manchi di assaggiare i formaggi locali, la ricotta, il miele, i dolci e l’olio extra vergine d’oliva.
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Come arrivare a Sant’Angelo Muxaro
Da Palermo: SS 121 e SS 189 (scorrimento veloce Palermo-Agrigento), uscita Casteltermini. Proseguire su SP 22 e SP 20 in direzione di San Biagio Platani e su SP19 in direzione di Sant’Angelo Muxaro.
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Informazioni aggiuntive
- Provincia: Agrigento
- Altitudine: 335 m. s.l.m.
- Popolazione: 1.413
- Prefisso: 0922
- CAP: 92020
- Abitanti: Santagelesi
- Santo Patrono: S. Angelo Martire
- Festa: 5 Maggio
- Sito ufficiale: Comune di Sant’Angelo Muxaro – www.santangelomuxaro.gov.it