Comune di Aragona, Agrigento
Aragona e i vulcanelli di Macalube, solfatare di bellezza per Greci e Romani
La natura in Sicilia ha mille facce. Come in provincia di Agrigento, dove ci s’imbatte in un paesaggio lunare, caratterizzato da centinaia di solfatare, che gorgogliano e sprizzano fango, che Greci e Romani utilizzavano per le maschere di bellezza. Si tratta dei cosiddetti vulcanelli di Macalube, noti già a Platone, Aristotele, Diodoro Siculo e Plinio il Vecchio. Qui vicino, nella Valle del Platani, sorge il comune di Aragona, che prese il nome della madre del nobile che nel 1606 lo fondò: don Baldassare III Naselli, Conte di Comiso. In poco tempo la città divenne principato e i Naselli fecero costruire un palazzo a suggello del loro prestigio, attorno al quale andò formandosi il borgo secondo uno schema regolare nel quale si inserisce un intreccio di vicoli e cortili.
Cosa vedere ad Aragona: chiese e monumenti
Realizzato nel XVII secolo, il Palazzo Naselli conserva magnifici affreschi del Borremans e con la sua imponente mole ingentilita da logge, ancora signoreggia in Piazza Umberto I di fianco alla Chiesa del SS. Rosario che, a sua volta, viene ammirata per i preziosi dipinti del soffitto ligneo. Di notevole interesse la cripta, dove fa bella mostra di sé il Tesoro della chiesa ed un’urna argentea dove è custodito un frammento della Sacra Sindone donato dal principe Naselli. Nel comune di Aragona una visita meritano anche l’ex Chiesa del Purgatorio, oggi adibita a biblioteca, che sorge sull’altro lato della piazza con un’elegante facciata barocca preceduta da una scalinata e, in Piazza del Carmine, la Chiesa Madonna del Carmelo, che all’interno conserva tele di pregio. Scendendo lungo la via Vincenzo Bellini, si raggiunge la Chiesa Madre, fondata dal Principe Naselli nel XVII secolo, il cui interno è abbellito da opere d’arte, tra cui una statua marmorea attribuita al Gagini ed un presepe ligneo del ‘700.
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Cosa vedere vicino Aragona
In questo territorio, un tempo lontanissimo, secondo la leggenda sorgeva una città di nome Cartagine, seppellita in seguito ad un’eruzione dei vulcanelli di Macalube. All’epoca la città sommersa era un centro importante dell’isola, ma un giorno, durante una festa religiosa, scoppiò una lite violenta tra due opposte fazioni della popolazione. A seguito di un’offesa ad una divinità, questa s’infuriò e fece sprofondare nelle viscere della terra tutto il paese. Ci troviamo in un territorio meraviglioso, riconosciuto dal 1995 come Riserva Naturale Integrale Macalube di Aragona, ricco di giacimenti di zolfo che, in contrada Mintina, danno vita al Parco Minerario di Taccia Caci, dal nome della miniera di proprietà della famiglia di Luigi Pirandello che ne parla nella novella “Ciàula scopre la luna”. A 5 chilometri da Aragona si trova la Torre del Salto d’Angiò edificata dai Chiaramonte nel XIV ed inglobata in un casale di qualche secolo dopo. Suggestivo è anche ciò che resta dell’antico Mulino di Cacarodduli che sorge nell’omonima contrada. Il territorio circostante è stato abitato sin da epoche remote come dimostrano i diversi frammenti ceramici di epoca ellenistica, romana e le tombe preistoriche ritrovate, queste ultime, in contrada Ranciditi.
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Feste e sagre Aragona
Settimana Santa
In Piazza Umberto I viene rappresentato l’“Incontru” tra la Madonna, il Cristo Risorto e due grandi statue lignee raffiguranti Pietro e Paolo, conosciute come San Paoloni. Una celebrazione che vede una grande partecipazione di pubblico e che affonda le proprie radici nella tradizione popolare.
Pasqua – Sagra del Taganu
La prima domenica dopo Pasqua si svolge la Sagra de ‘u tagànu, un timballo di maccheroni con uova, tuma e carne tritata.
Settembre – Festa di San Vincenzo Ferreri
La festa di San Vincenzo Ferreri dura tre giorni duranti i quali alle funzioni religiose, che includono la processione del simulacro del Santo per le vie cittadine, si alternano momenti di spettacolo e di cultura. Nei giorni di festa si potrà prendere parte a mostre, fiere e alla tradizionale sagra della salsiccia.
Ottobre – Festa della Madonna del Rosario, patrona
Durante le celebrazioni in onore della patrona si svolge la tradizionale processione della statua della Madonna del Rosario e si potrà assistere alla sagra dedicata al cuddiruni aragonese, una gustosa focaccia di pane farcita.
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Prodotti tipici Aragona
La pietanza tipica di Aragona è ‘u tagànu, un timballo di maccheroni preparato con uova, tuma e carne tritata, che prende il nome dal tegame di terracotta in cui viene preparato e messo a forno. E’ tradizione prepararlo il pomeriggio del sabato Santo per consumarlo all’aperto il Lunedì dell’Angelo. Ottimi anche la salsiccia, l’olio extravergine d’oliva e i dolci locali.
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Come arrivare ad Aragona
Da Palermo: SS 121 e SS 189 (scorrimento veloce Palermo-Agrigento), uscita Aragona.
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Informazioni aggiuntive
- Provincia: Agrigento
- Altitudine: 400 m. s.l.m.
- Popolazione: 9.497
- Prefisso: 0922
- CAP: 92021
- Abitanti: Aragonesi
- Santo Patrono: Madonna del Rosario
- Festa: 7 Ottobre
- Sito ufficiale: Comune di Aragona – www.comune.aragona.ag.it