Siete in procinto di visitare la città di Palermo ma avete le ore contate? Ecco allora alcuni consigli su cosa vedere a Palermo in un giorno. In questa mini guida troverete indicati i principali monumenti del centro storico, da visitare in breve tempo poiché si trovano l’uno vicino all’altro. Per fare visita al centro della città antica basterà recarsi nell’accogliente salotto situato tra i due principali corsi: il Cassaro, che rappresenta la via più antica di Palermo ed è intitolata a Vittorio Emanuele II, e la Via Maqueda che prende il nome dal viceré duca di Maqueda che ne tracciò il percorso.
Guida ai monumenti del centro storico di Palermo
Nel luogo in cui questi due vie si incontrano, si apre una piazza ottagonale racchiusa dai Quattro Canti, ovvero degli apparati decorativi che raffigurano su più livelli i quattro fiumi storici, le allegorie delle quattro stagioni, le statue dei sovrani spagnoli e infine le quattro sante palermitane. E’ questo il caratteristico incrocio che suddivide la città in quattro quartieri storici, detti “Mandamenti”: La loggia, Albergheria, Seralcadio e Kalsa.
Al limite di quest’ultimo quartiere, facendo capolino dalla via Maqueda, si giunge in Piazza Pretoria, occupata in gran parte dall’imponente fontana omonima, opera dello scultore Francesco Camilliani, denominata dai palermitani “Fontana della vergogna”, per via della nudità delle statue che la compongono. La grande opera artistica fu acquistata dal Senato di Palermo nel 1581 per essere collocata proprio in questa piazza. Essa infatti in origine abbelliva il giardino di una villa a Firenze del nobile spagnolo che la commissionò al Camilliani.
Sui lati di Piazza Pretoria si ergono invece Palazzo Pretorio, che ospita il Comune, la Chiesa di S. Caterina D’Alessandria, i due palazzi Bonocore e Bordonaro e il prospetto sinistro della Chiesa di San Giuseppe dei Teatini.
Alle spalle di Palazzo Pretorio si apre un’altra splendida piazza detta Bellini dove troviamo uno dei beni artistici più belli del periodo arabo-normanno che fa parte del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. E’ questa la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, conosciuta come Martorana. dal nome della nobildonna, Eloisa Martorana, a cui si deve la fondazione del vicino monastero benedettino.
La Martorana è un edificio che risale al XII secolo, splendida testimonianza della dominazione normanna della dinastia degli Altavilla. La sua realizzazione si deve infatti a Giorgio d’Antiochia, ammiraglio al servizio di Ruggero II e, nel corso dei secoli, ha subìto varie trasformazioni. Al suo interno sarete circondati non solo da decorazioni musive realizzate da maestranze bizantine, il cui punto focale è l’imponente Cristo Pantocratore raffigurato nella cupola, ma anche da tarsie marmoree e elementi architettonici di fattura barocca. La chiesa è diventata punto di riferimento per tutti i fedeli di rito greco – bizantino.
Risalendo per il Corso Vittorio Emanuele II ci si presenta dinnanzi agli occhi il principale luogo di culto della città, la Cattedrale di Palermo consacrata alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo. Il complesso è una costruzione che risente delle varie dominazioni conseguite tra i secoli IX e XVIII, quindi vi troviamo una mescolanza di stili architettonici arabo, normanno, gotico, barocco e neoclassico. Al suo interno riposano le spoglie di sovrani normanni, svevi e aragonesi.
La visita guidata a Palermo non può non comprendere il Palazzo Reale, altro bene protetto dall’UNESCO, residenza dei sovrani del Regno di Sicilia e culla della cultura europea tra i secoli XII e XII. Nelle sue fondamenta vi sono stratificazioni di insediamenti di origine fenicio-punica ma è con la dominazione islamica che diventa residenza reale. Ancora una volta vi ritroviamo i Normanni che trasformano la costruzione in un articolato complesso allo scopo di ostentare il loro potere monarchico. Al suo intermo ospita la Cappella Palatina, altra splendida testimonianza storica con meravigliosi mosaici realizzati da maestranze bizantine che culminano con più di tre raffigurazioni di Cristo Pantocratore. Molto suggestivo è anche il soffitto della navata centrale dove spicca la decorazione a muqarnas, tipica dell’arte islamica.
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