Una visita alle isole Eolie non può escludere Panarea che oltre ad essere la più piccola dell’arcipelago è conosciuta per essere la più festaiola. L’isola di Panarea ogni anno richiama tantissimi turisti e vip che giungono sin qui con le barche e la mattina si godono il sole e il mare mentre la sera si divertono con la musica, gli aperitivi e le feste.
Chi ha in programma una visita a Panarea, tra cose da fare, luoghi imperdibili e magnifici da visitare, deve sapere che l’isola offre molte opportunità di svago che includono anche le escursioni in barca agli isolotti. Scopriamo quindi cosa vedere e dove dormire a Panarea.
Panarea: un’isola preistorica
L’isola di Panarea nasconde molte bellezze storiche e paesaggistiche. A Punta Milazzese sono state portate alla luce tracce di un insediamento di epoca preistorica che attestano le sue origini remote e si trovano conservate presso un piccolo museo, assieme a diversi reperti archeologici rinvenuti a Piano Quartara, alla Calcara e nella necropoli di Drautto. Il centro abitato di Panarea, con le tipiche casette bianche, sorge nella contrada che prende il nome dal patrono San Pietro, a cui è pure dedicata la chiesa principale. E’ qui che si trova il porticciolo dove sbarcano gli aliscafi e i traghetti. Andando verso sud s’incontra la contrada Drautto conosciuta per la caletta degli Zimmari, un piccolo angolo di paradiso che invoglia a tuffarsi nelle acque azzurre e trasparenti del mar Tirreno. Cala Junco invece prende la forma di un anfiteatro e in estate è molto frequentata dai bagnanti, poiché costituisce l’unica spiaggia sabbiosa dell’isola. Si tratta infatti di una pittoresca baia che sorge sul versante meridionale dell’isola, incastonata tra le rocce e bagnata da un mare spettacolare dalle tonalità che variano dal verde smeraldo all’azzurro, dal turchese al blu cobalto.
Cosa vedere a Panarea
L’isola di Panarea è celebre per le sorgenti termali alcune delle quali si trovano presso la contrada Ditella, a nord del centro abitato di San Pietro. Qui si trova anche la spiaggia della Calcara conosciuta per le fumarole. La spiaggia infatti sorge su un cratere vulcanico estinto. Per godere del panorama dell’isola bisognerà salire sulla cima più alta, rappresentata da Punta Corvo, dalla quale la vista spazia sull’arcipelago, gli scogli di Panarea e all’orizzonte si scorge anche l’isola di Stromboli. Non si può parlare di Panarea senza citare le sue belle spiagge, le grotte e le calette. L’isola infatti si caratterizza per la sua costa frastagliata lungo la quale si susseguono calette, baie e cavità naturali, in parte raggiungibili anche a piedi. La costa accessibile sorge sui versanti orientale e meridionale. Da non perdere le escursioni in barca agli isolotti di Basiluzzo, Lisca Bianca, che ospita la grotta degli innamorati, Lisca Nera, Bottaro e Dattilo. Basilizzu in particolare è il cratere più giovane dell’arcipelago nonché l’isolotto più grande e risulta abitato in epoche lontane. Il suo perimetro costiero è punteggiato di grotte che si alternano a pareti rocciose dove si possono ancora oggi ammirare le varie stratificazioni delle eruzioni laviche che nei secoli lo hanno interessato.
L’isola di Panarea è sinonimo di divertimento notturno. Dopo aver trascorso una giornata al mare è d’obbligo prendere parte agli aperitivi e alle cene a base di piatti tipici e pesce fresco nei rinomati ristoranti dell’isola con vista sul mare e concludere la serata presso i tanti locali che si animano di feste e balli sino all’alba.
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