Settimana Santa – Messina

La Settimana Santa a Messina è molto più di un semplice rito religioso: è un intreccio profondo di fede, tradizione, arte e identità popolare che si tramanda da secoli. Tra processioni solenni e momenti di intensa spiritualità, la città rivive i misteri della Passione, della Morte e della Resurrezione di Cristo con una partecipazione corale che coinvolge l’intera comunità.

La Settimana Santa di Messina

A Messina, la Settimana Santa è un momento sacro, denso di spiritualità, storia e partecipazione collettiva, che ogni anno si rinnova attraverso riti e tradizioni radicate nel tempo. Fin dal XVI secolo – più precisamente dal 1508, quando in piazza San Cataldo fu allestita una prima rappresentazione della Passione di Cristo durante la visita del viceré Raimondo di Cardona – la città celebra con particolare intensità questo periodo dell’anno liturgico. Le testimonianze storiche indicano che già tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento le processioni della Settimana Santa fossero parte integrante del tessuto religioso e civile cittadino. Col passare dei secoli, tali riti si sono strutturati e arricchiti, fino a diventare oggi eventi di straordinario impatto emotivo, che coinvolgono confraternite, fedeli, famiglie intere e semplici curiosi.

La Processione delle Barette

La processione delle Barette di Messina del Venerdì Santo è una delle tradizioni religiose più antiche, commoventi e partecipate. Ogni anno undici gruppi statuari sfilano lungo le vie principali della città, rievocando la Passione di Cristo in uno degli appuntamenti più sentiti dai fedeli e dalla cittadinanza. Le Barette escono dalla chiesa del Nuovo Oratorio della Pace, in via XXIV Maggio, dove restano custodite durante tutto l’anno. È qui che si può toccare con mano il profondo legame tra fede, storia e arte che rende unica questa celebrazione: un rito che affonda le sue radici nel 1610, quando l’Arciconfraternita del SS. Rosario dei Bianchi e della Pace, insieme a quella dei Santi Apostoli Simone e Giuda, decise di istituire una processione in cui venissero rappresentati i momenti salienti della Passione di Gesù. Il nome stesso “Barette” richiama le origini della celebrazione: inizialmente si portavano a spalla dei piccoli catafalchi – “bare” – contenenti i “misteri dolorosi”, realizzati in materiali pregiati come argento e cristallo. A rendere straordinaria la processione delle Barette è anche il valore artistico e storico dei gruppi statuari che vi prendono parte. Realizzati in cartapesta, gesso e legno in epoche differenti, ogni gruppo è un capolavoro figurativo che racconta una tappa del cammino di Gesù verso il Calvario. Particolarmente toccanti sono il “Cristo cade sotto il peso della Croce”, opera originale del ceroplasta messinese Giovanni Rossello, e “L’Ultima Cena” di Matteo Mancuso, entrambe rifatte dopo il devastante terremoto del 1908. Accanto a queste, vi sono altre rappresentazioni cariche di pathos come “Gesù nell’Orto degli Ulivi” portata da trenta uomini poiché è costituita tutta da legno massiccio, “La Veronica”, “Ecce Homo”, “La Pietà”, “Cristo Morto”, “L’Addolorata” “Il Cireneo”, “La Flagellazione” e il “Crocifisso”. Ogni gruppo è affidato a una confraternita, e sono tanti i portatori che ogni anno, in abiti penitenziali, si alternano per sostenere il peso fisico ed emotivo di queste sacre rappresentazioni. Tra i momenti più suggestivi della processione, i messinesi citano con particolare emozione la “n’chianata”, il tratto finale in salita che attraversa il cuore antico della città, dove il silenzio dei fedeli, il suono lento dei tamburi e la luce fioca delle lanterne trasformano l’evento in un’esperienza mistica e collettiva.

Dove dormire a Messina

Residence Annunziata

Situato nel quartiere settentrionale di Messina, a meno di 1 km dal mare, il Residence Annunziata offre monolocali e appartamenti dotati di aria condizionata, connessione Wi-Fi gratuita, TV LED e balcone privato.

Serendipity B&B


https://www.booking.com

Situato a 2 km dal Museo Regionale di Messina, il Serendipity B&B offre un giardino e una sala e una cucina in comune. Il bed & breakfast propone gratuitamente la connessione WiFi e un parcheggio privato. Il Serendipity B&B dista 3,8 km dalla Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani e 4,4 km dal Duomo di Messina.

Una tradizione che unisce arte, fede e identità

La processione delle Barette non è solo un appuntamento liturgico, ma un’autentica espressione dell’identità messinese, in cui si intrecciano arte, memoria storica e devozione popolare. Questa suggestiva processione riaccende ogni anno un senso di appartenenza profondo: migliaia di persone, non solo da Messina ma da tutta la Sicilia e anche dalla vicina Calabria, si riversano in città per vivere da vicino il rito secolare. Molte famiglie partecipano tramandandosi da generazioni il “testimone” della fede e dell’impegno come portatori, confratelli o semplici devoti. Per chi si avvicina per la prima volta a questa tradizione, è consigliato visitare il Nuovo Oratorio della Pace già nei giorni precedenti al Venerdì Santo: lì si può ammirare da vicino la bellezza delle Barette e comprendere quanto siano legate alla storia e all’identità della città. È un’esperienza che va oltre il racconto: la processione va vissuta, respirata, ascoltata e portata nel cuore. Perché le Barette di Messina non sono solo statue. Sono fede che cammina.

Il Venerdì Santo a Messina le strade si riempiono di silenzi, preghiere e commozione: la città si ferma, si svuota del frastuono quotidiano per lasciare spazio al raccoglimento. Un tempo, durante la Settimana Santa, le campane tacevano e venivano sostituite dal suono delle “troccole”, le immagini sacre venivano velate, e ogni espressione di gioia lasciava posto al lutto collettivo: persino i senatori non utilizzavano la carrozza ufficiale, e le famiglie non stendevano la tovaglia sul tavolo, mangiando sul legno nudo. Il Giovedì Santo resta ancora oggi dedicato alla visita dei Sepolcri, con il suggestivo omaggio ai lavureddi, semi germogliati al buio, simbolo di rinascita e speranza. Le chiese si visitano in numero dispari – tre, cinque o sette – seguendo un rituale antico legato al dolore dell’Addolorata.

La Festa degli Spampanati e la gioia della Pasqua

A chiudere la Settimana Santa, Messina risplende di luce e colore con la Festa degli Spampanati, che si celebra la mattina di Pasqua. La processione parte dalla chiesa di Maria SS. della Mercede in via Tommaso Cannizzaro e rappresenta il gioioso incontro tra la Madonna e il Figlio Risorto. Curata dalla Confraternita di Santa Maria della Mercede in San Valentino, questa celebrazione è molto più di una rievocazione religiosa: è il momento in cui la città, dopo il lutto e la penitenza, si riappropria della primavera, della rinascita e della speranza. Il nome “Spampanati” deriva dall’antica abitudine delle donne del rione di sfoggiare abiti sgargianti e colorati, messi da parte i toni cupi dell’inverno e della Passione. Il momento più atteso è l’incontro tra i due simulacri, in mezzo alla folla: un abbraccio figurato che scioglie la tensione del Venerdì Santo e restituisce alla comunità la gioia della resurrezione.
La Settimana Santa a Messina è dunque un’esperienza che attraversa il cuore della città, unendo memoria storica e sentimento religioso, arte e partecipazione popolare, in un continuum che da secoli rinnova la fede e l’identità di un’intera comunità

© Riproduzione riservata



Programma 2025 Settimana Santa Messina

Translate »
error: Contenuto Riservato.