I riti della Settimana Santa di Caltanissetta affondano le radici nella tradizione e da secoli si ripetono sempre uguali, coinvolgendo tutta la popolazione che segue con grande devozione le varie manifestazioni religiose che si avvicendano dalla Domenica delle Palme sino al giorno di Pasqua. Caltanissetta in questi giorni si trasforma in un teatro e vanno in scena diverse rappresentazioni seguite da migliaia di turisti che ogni anno si recano in visita nella città in occasione della Pasqua.
La Settimana Santa di Caltanissetta
Le celebrazioni della Settimana Santa di Caltanissetta iniziano la Domenica delle Palme, giorno in cui si ricorda l’ingresso di Gesù in Gerusalemme. Nel pomeriggio, la statua del Cristo Benedicente, posta sopra una barca (abbarcu) adorna con centinaia di fiori di campo intrecciati e colorati, si muove dal cortile della biblioteca comunale, per essere portata in processione per le vie del centro storico, accompagnata dai confratelli che recano dei grossi ceri accesi (bilannuna), dalle bande musicali e dai bambini con le palme e rami di ulivo in mano. La processione si conclude alla Chiesa di Sant’Agata al Collegio, ex Collegio dei Padri Gesuiti, dove un tempo furono fondate quattro corporazioni, col compito di mantenere vivo il culto del proprio Santo Patrono. Tra queste congregazioni vi era quella della Santa Vergine Bambina alla quale si deve l’ideazione di questa singolare cerimonia che prende il nome di “’u Signuri nna varca”. Il Martedì Santo è il giorno in cui si commemorano la Passione di Gesù e la scinnenza, ossia la sua deposizione dalla croce. Va in scena un vero e proprio spettacolo dove figuranti in costume d’epoca rievocano i vari momenti della passione di Cristo con grande coinvolgimento emotivo della popolazione.
Hotel in Offerta a Caltanissetta
Dormire a Caltanissetta
Booking.com
Il Mercoledì Santo è dedicato alla Real Maestranza, la milizia composta da artigiani e guidata da un nobile capitano d’armi, sorta un tempo per difendere la città dalle invasione saracene, che da secoli prende parte alle importanti manifestazioni religiose che si svolgono in città. La sera invece a sfilare per le vie del centro saranno le varicedde, che rappresentano in piccolo le stazioni della Via Crucis e altri momenti del Calvario di Cristo. Le origini di questa processione si devono ricercare agli inizi del secolo scorso, quando anche i garzoni di bottega decisero di prendere parte alle celebrazioni della Settimana Santa, sfilando con dei piccoli simulacri in terracotta posti su dei vassoi. I sedici gruppi statuari a grandezza naturale che rappresentano scene della Passione di Gesù e della Via Crucis sfilano invece la sera del Giovedì Santo, accompagnati dalle marce funebri intonate dalle bande musicali, in una suggestiva processione che ha reso famosa la Settimana Santa di Caltanissetta in tutto il mondo, che si svolge per le vie del centro, sino alle prime luci del mattino e si conclude in Piazza Garibaldi. Le vare (o misteri) in terracotta, legno e cartapesta sono state realizzate a partire dalla fine dell’Ottocento dallo scultore napoletano Francesco Biangardi e dal figlio.
Il Venerdì Santo è il giorno consacrato al Signore della Città Patrono di Caltanissetta, ossia al Cristo Nero, il crocifisso scolpito in legno di colore nero di epoca bizantina, che si narra sia stato ritrovato nel XIV secolo in una grotta da due raccoglitori di verdure selvatiche (fogliamara). Al calar del sole, il Cristo Nero viene condotto in processione seguito dai membri della Real Maestranza, da numerosi fedeli, e dai Fogliamara in un’atmosfera di lutto e di grande commozione generale. La Settimana Santa di Caltanissetta si conclude la Domenica di Pasqua. Ad annunciare la giornata di festa è la Real Maestranza che, al suono allegro delle bande musicali, si reca nella sede del vescovado, da dove poi prende inizio la processione che si conclude in Cattedrale, dove il Vescovo officerà il Pontificale di Resurrezione.
© Riproduzione riservata