La Sagra del fico d’india, della mostarda e della salsiccia sta per tornare a Camporotondo Etneo, e con essa, l’intera comunità si prepara ad abbracciare una tradizione radicata. Questo evento rappresenta più di una semplice celebrazione culinaria; è un’occasione per i residenti di Camporotondo Etneo di consolidare la propria identità contribuendo così a mantenere viva tutta la comunità.
La Sagra di Camporotondo Etneo
Situato sul versante meridionale del maestoso monte Etna, Camporotondo Etneo gode di una posizione geografica privilegiata. La sua vicinanza alla pianura alluvionale catanese e al fiume Simeto lo rende incredibilmente fertile, ideale per la coltivazione di una vasta gamma di prodotti agricoli. Questo territorio si distingue per la produzione di prelibate olive, profumate mandorle, succosi fichi e caratteristici fichi d’india, oltre agli agrumi che abbelliscono i suoi paesaggi. Una nota di particolare rilievo è la produzione di uva. Camporotondo Etneo vanta la presenza di vigneti circondati da pittoreschi muretti di roccia lavica nera, che contribuiscono a creare un ambiente unico per la coltivazione dell’uva. Da queste vigne, viene prodotto un vino di alta qualità che aggiunge un tocco di eccellenza ai prodotti locali.
Il fico d’India, talvolta scritto anche ficodindia, ha una storia affascinante che lo collega al Messico. Questo frutto, in quelle terre lontane, era conosciuto fin dai tempi degli Aztechi. Giunse poi in Europa, portato dalla spedizione di Cristoforo Colombo. Curiosamente, Colombo credeva di essere sbarcato in India, il che ha contribuito al nome “fico d’India” che ancora oggi utilizziamo. In Italia, questa pianta rigogliosa è fiorita soprattutto nel meridione della penisola, con una presenza notevole in Sicilia. Qui, alle pendici dell’Etna e nelle isole minori, il fico d’India si è ambientato splendidamente, diventando una pianta tipica della regione. È addirittura così amato che ha guadagnato due importanti Denominazioni di Origine Protetta (DOP): il Ficodindia dell’Etna DOP e il Ficodindia di San Cono DOP.
Il mese dei fichi d’India è tipicamente settembre, con i primi frutti noti come “agostani” che vengono raccolti alla fine di agosto. Ma le specie più tardive, chiamate “scozzolati” o “bastardoni”, solitamente più grandi, possono maturare fino a novembre. La bellezza di queste piante sta nel loro sviluppo quasi naturale, richiedendo ben poco intervento umano per prosperare.
Ma cosa rende così speciali i fichi d’India dell’Etna? È tutto merito dei terreni di origine vulcanica, dell’umidità, delle notevoli variazioni di temperatura tra il giorno e la notte e dell’esposizione prolungata ai raggi solari. Questi fattori conferiscono al frutto caratteristiche di qualità uniche, come colore, sapore e consistenza, difficilmente riscontrabili in altre aree di produzione e nello stesso massiccio etneo. Oltre al consumo fresco, il fico d’India è utilizzato per preparare una vasta gamma di prelibatezze. Da confetture a liquori, da dolci a creme e gelati, questo frutto versatile viene sfruttato in molteplici modi. Inoltre, è un ingrediente chiave in prodotti cosmetici e in altre specialità regionali. A Camporotondo Etneo, la sagra della salsiccia e della mostarda rappresentano due realtà diverse, una legata all’allevamento e l’altra legata al vino. E mentre queste tradizioni culinarie prosperano, il fico d’India rimane un’icona radicata nel cuore di questa affascinante zona dell’isola, un simbolo di connessione tra la terra e la comunità che la coltiva con orgoglio.
La Sagra del fico d’india, della mostarda e della salsiccia è molto più di una semplice celebrazione gastronomica. È un’opportunità per la comunità di Camporotondo Etneo di condividere il proprio patrimonio culinario con i visitatori, ma anche di rafforzare i legami tra i membri della comunità stessa. In un mondo sempre più veloce e globalizzato, eventi come questo mantengono vive le tradizioni locali e le rendono parte integrante del tessuto culturale contemporaneo.
La Sagra di Camporotondo Etneo è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi: il profumo invitante della mostarda, il sapore unico dei fichi d’india e della salsiccia preparata con maestria, la vista di colori e sapori che richiamano la ricca terra di Camporotondo Etneo. Ma ciò che rende davvero speciale questa festa è il forte senso di comunità che si respira nell’aria, l’opportunità di condividere storie e risate attorno a un tavolo imbandito di prelibatezze locali.
La Sagra del fico d’india, della mostarda e della salsiccia non è solo un evento gastronomico, ma una celebrazione di radici profonde e di una comunità unita. Mentre i visitatori gustano i piatti deliziosi e unici di questa sagra, possono anche assaporare lo spirito caloroso e accogliente di Camporotondo Etneo, contribuendo così a rafforzare ulteriormente il legame tra tradizione e futuro in questa affascinante località siciliana.
La Sagra a Camporotondo Etneo è patrocinata dalla Regione Siciliana e si svolgerà il 5 e 6 ottobre tra via Umberto e piazza Sant’Antonio Abate, per poi ripetersi il 12 e 13 ottobre nel territorio di Piano Tavola, dove andrà in scena in piazza Titta Abbadessa. Tutte le serate saranno accompagnate da spettacoli e balli.
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