Il giorno dell’Epifania a Sant’Angelo Muxaro coincide con la tradizionale Sagra della ricotta, di cui quest’anno si terrà la 65esima edizione. Il 6 gennaio di ogni anno infatti, nel borgo agrigentino, si celebra il mondo della pastorizia, dei contadini e dei lavori umili.
La Sagra della Ricotta Sant’Angelo Muxaro
In piazza, già di buon mattino, si comincia a preparare la ricotta come si faceva un tempo, che poi viene offerta ai numerosi visitatori che giungono sin qui alla scoperta degli antichi sapori. Nel frattempo fanno il loro ingresso nel paese i cavalli bardati a festa montati dai cavalieri, il padrone e il campiere, per la sfilata nelle vie del centro. Nel pomeriggio è previsto l’arrivo di Nardo e Don Riberio, due pastori in costume tradizionale, assieme al loro asino e ad un gregge di pecore, che si mettono a cucinare formaggio e ricotta in grandi pentoloni di rame e, tra insulti, cadute e scenette allegre, danno vita ad una farsa comica, che prende il nome di “vastasata”. Le origini di questa rappresentazione pastorale risalgono agli inizi del secolo scorso, quando tale Giuseppe Trapani la importò a S. Angelo Muxaro dal vicino paese di Santa Elisabetta dove, il giorno dell’Epifania, si rievoca il rito di Nardo, servo indolente e sciatto. Nel pomeriggio va anche in scena l’Erodiade con la figura del Tiranno Erode, che vuole uccidere il Bambino Gesù, e i Re Magi, provenienti dall’Oriente alla ricerca del Messia, guidati dalla stella cometa. La serata si conclude con la degustazione in piazza di muffoletti caldi siciliani.
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