Comune di Ramacca, Catania
Carciofi e grano nella Piana di Catania, simbolo della geometrica Ramacca
Sono molte le città siciliane sorte nel XVII secolo con la licentia populandi che il Re concedeva a baroni e feudatari unitamente al privilegium aedificandi, ovvero il permesso di edificare il nuovo borgo, come riconoscimento per i servigi resi alla corona, oppure dietro il pagamento di un contributo in denaro. È il caso di Ramacca che fu fondata grazie al sovrano di Spagna Carlo II, il quale il 7 ottobre 1688 concesse al nobile Sancio Gravina, signore del feudo, il privilegio del titolo di Principe, purché ne coltivasse le terre e vi fondasse un abitato. A causa del terremoto del 1693 e della sua morte prematura l’anno dopo, Gravina non ebbe il tempo di esaudire i desideri del sovrano. Il compito di costruire il nuovo borgo toccò così al figlio Ottavio, il quale nel 1709 ottenne la licentia populandi, e fece le cose in grande, chiamando un famoso ingegnere del tempo, che disegnò la pianta urbanistica ricalcando in piccolo la zona centrale di Palermo, quella tra via Maqueda e i Quattro Canti. Ma c’è chi sostiene che l’intersezione della via Roma con l’odierna via Giusti sia stata progettata come un grande crocifisso, tanto che Ramacca è stata definita “Città di Gesù”.
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Cosa vedere a Ramacca: chiese e monumenti
Sta di fatto che l’impianto urbanistico del comune di Ramacca seguì uno schema geometrico a scacchiera, con strade larghe ed ortogonali e al centro la Piazza Umberto con il Palazzo comunale, fatto erigere nel Settecento dai Principi Gravina. Era questa l’antica residenza del principe ed oggi ospita anche il Museo delle Bande musicali, dedicato al M° Bruno Castronuovo e il Museo Civico Archeologico, che raccoglie i reperti rinvenuti nel territorio. Di notevole interesse architettonico risulta la Chiesa Madre, intitolata alla Natività di Maria Santissima. Edificata nel 1700, fu poi ingrandita inglobando il magazzino della fattoria feudale del principe Bernardo Benedetto Maria Gravina. L’interno dell’edificio religioso è adorno di stucchi, marmi policromi, opere pregevoli e ben sette altari, tra i quali spicca quello con il simulacro della Madonna della Natività. In Piazza Elena si può ammirare il Monumento ai Caduti opera dello scultore catanese Luciano Condorelli. Lungo la via Risorgimento sorge la Chiesa di San Giuseppe, patrono del paese, con annesso l’ex Convento dei Cappuccini, custode di un guanto appartenuto a San Pio da Pietralcina. Sul finire del XIX secolo qui abitarono il conte Biagio Gravina e la moglie Blandine von Bulow, figlia di Cosima von Bulow, moglie in seconde nozze di Richard Wagner e nipote di Franz Listz. E qui soggiornò come ospite anche il noto compositore ungherese.
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Cosa vedere vicino Ramacca
Ci troviamo in un territorio di antiche origini. Gli scavi archeologici condotti sulla Montagna ad ovest del paese testimoniano l’esistenza di una città siculo-greca, probabilmente la mitica Eryke, distrutta dal tiranno siracusano Agatocle alla fine del VI secolo a.C.. Il sito fa parte del cosiddetto Parco archeologico della Montagna e Torricella che comprende anche Cozzo Santa Maria, frequentato dal Neolitico all’età moderna, e Torricella dove è stato portato alla luce un villaggio della facies di Castelluccio. In contrada Castellito sorgono i resti di un’antica villa romana con pavimenti a mosaico del II secolo a.C.. Del periodo medievale resta probabile testimonianza nella Torre di Albospino, che sorge circondata da campi di grano, a nord est del lago di Ogliastro. Quest’ultimo e la sua pineta vicina costituiscono invece un luogo di notevole interesse paesaggistico. In contrada Ninfa si può ammirare il monumento eretto in memoria dei caduti scozzesi nella battaglia di Sferro e Gerbini nel luglio 1943. Il borgo di Libertinia prende invece il nome dal barone Gesualdo Libertini che lo fondò in epoca fascista per favorire la colonizzazione del latifondo siciliano.
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Feste e Sagre Ramacca
Carnevale
Nei giorni di Carnevale a Ramacca sfilano i carri e i gruppi mascherati e si svolgono serate danzanti.
Marzo – Festa di San Giuseppe, patrono
Il Santo Patrono viene celebrato il 19 marzo con l’allestimento degli altari, grandi tavole imbandite con le specialità gastronomiche locali ed abbellite con le cuddure e i pani di San Giuseppe. Per l’occasione viene offerta ai presenti la pasta co’maccu. La festa in onore di San Giuseppe a Ramacca si svolge anche la prima domenica di luglio e si arricchisce di spettacoli musicali e concerti bandistici che fanno da cornice alla tradizionale processione.
Aprile – Sagra del carciofo
Al suo carciofo violetto il paese di Ramacca dedica ogni anno una sagra con degustazioni, musica e numerosi appuntamenti culturali ed artistici.
Settembre – Sagra del pane
Ramacca è stata battezzata “Capitale del Pane” e a settembre celebra questo prodotto dalle antiche tradizioni, con una sagra che dura diversi giorni, durante i quali si potrà degustare il buonissimo pane locale cotto nel forno a legna e condito ed anche focacce, bruschette e pane fritto.
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Prodotti Tipici Ramacca
Ramacca è nota per la produzione del grano duro, delle arance rosse, del carciofo e delle angurie. Il territorio è ricco di agrumeti ed uliveti. Vi si allevano ovini e tra i prodotti tipici locali vi sono pure i formaggi, il pane fatto in casa e preparato con il lievito naturale e tante specialità dolciarie.
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Come arrivare a Ramacca
Da Catania: A19 CT-PA, uscita Gerbini-Paternò. Proseguire su SS 192 e 288 fino al bivio per Ramacca.
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Informazioni aggiuntive
- Provincia: Catania
- Altitudine: 270 m. s.l.m.
- Popolazione: 10.767
- Prefisso: 095
- CAP: 95040
- Abitanti: Ramacchesi
- Santo Patrono: San Giuseppe
- Festa: 19 Marzo e I Domenica di Luglio
- Sito ufficiale: Comune di Ramacca – www.comune.ramacca.ct.it