Pettineo

Comune di Pettineo, Messina

Una gita a Pettineo, nel cuore della Valle dell’Halaesa, terra degli ulivi secolari

Alle falde del Monte San Cuono, nel cuore della Valle dell’Halaesa, sorge il paese di Pettineo, che nel XIII secolo fu feudo di Manfredi Maletta, gran camerario del regno di Sicilia al tempo di Manfredi, nonché conte di Mineo e signore di Paternò e della terra di Buccheri. E’ a quell’epoca che risalgono le prime notizie certe del casale Pectineum che nei secoli a seguire fu feudo degli Alagona, Cardona, Ansalone, Ferreri, Gomez de Silvera, Lanza, Valguarnera, e infine dei conti di Prades. Poiché nel 1299 il Maletta passò agli Angioini, re Federico III di Sicilia gli tolse tutti i beni feudali. Le terre di Pettineo furono così donate in perpetuo al cavaliere Alafranco di San Basilio e ai suoi eredi, tra cui Francesco I Ventimiglia conte di Geraci, che le mantenne fino alla confisca dei possedimenti da parte di Pietro II, avvenuta in seguito alla sua condanna per tradimento e lesa maestà. Nel 1354 la baronia di Pettineo, che nel frattempo era stata assegnata a Blasco Alagona detto il Giovane, ritornò nelle mani dei Ventimiglia, come ricompensa per i loro servigi resi al re Ludovico.

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Cosa vedere a Pettineo

Chi giunge in visita in paese non può fare a meno di notare i ruderi dell’antico Castello di Pettineo che sovrastano i tetti delle case. Al tempo di Manfredi Maletta il piccolo casale fu infatti trasformato in un centro fortificato e cinto da mura. Il centro abitato del comune di Pettineo è tipicamente medievale, con vicoli, strade strette e cortili e nei secoli si è arricchito di chiese e monasteri. La Chiesa Madre di Pettineo dedicata a Maria Santissima delle Grazie si erge in Piazza Duomo. Fu edificata sui resti di una chiesa più antica e conserva numerose opere d’arte tra cui un trittico in marmo bianco di Giacomo Gagini e gli affreschi di Tommaso Pollace, pittore palermitano che si formò alla scuola di Vito D’Anna. I stalli lignei del coro sono invece dei nicosiani Francesco e Giuseppe Li Volsi, quest’ultimo autore del portale posto all’ingresso di quella che un tempo era la Chiesa di San Nicolò, oggi sede di mostre e concerti. Un pregevole portale tardo cinquecentesco è posto a decoro anche della Chiesa di San Sebastiano assieme ad un elegante soffitto ligneo a capriate. Nel Convento di San Francesco, risalente al 1579, si trovano i corpi mummificati dei frati cappuccini e dei nobili del tempo, oltre a una grande pala raffigurante la “Madonna degli angeli con san Francesco, santa Chiara e un santo francescano” attribuita al fiammingo Guglielmo Borremans. Pregevoli affreschi di Giuseppe Brusca decorano infine gli interni della Chiesa di Sant’Oliva che custodisce la statua della Santa titolare della chiesa e Patrona di Pettineo, opera dello scultore Domenico Federico di Petralia Sottana, assieme all’artistica vara utilizzata per la processione di maggio.

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Cosa vedere vicino Pettineo

Un insediamento castrense sorse pure tra le campagne punteggiate di oliveti e limoneti, a controllo della viabilità interna e a difesa dei confini della contea di Geraci. Si tratta della fortezza di Migaido, rara testimonianza di architettura feudale che, con la sua massiccia torre cilindrica, ancora oggi si può ammirare in cima ad una collina nella valle del fiume Tusa. Il complesso si componeva di una piccola chiesa, una cinta muraria e diverse torri, ai quali vennero aggiunti alcuni corpi di fabbrica per trasformarlo in una fattoria fortificata. Nei suoi pressi nel 1750 fu realizzato un ponte su progetto dell’architetto Giovan Battista Vaccarini. Il territorio di Pettineo è attraversato dal fiume Tusa lungo il quale un tempo sorgevano numerosi i mulini ad acqua.

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Feste e Sagre Pettineo

Pasqua
Nei giorni di Pasqua a Pettineo va in scena “u scuontru”, il tradizionale incontro nel centro della piazza tra i simulacri di Maria e Gesù Cristo Risorto fra gli applausi di tutti i cittadini presenti.

Maggio – Festa Sant’Oliva, patrona
La festa patronale di Pettineo viene celebrata nel mese di maggio con la tradizionale “vutata di l’Altari” e la suggestiva processione serale del simulacro di Sant’Oliva che, posto su una maestosa vara, viene condotto per le vie del paese tra due ali di fedeli in festa.

Agosto – Festa del limone in seccagno
Nel mese di agosto a Pettineo si svolge la tradizionale sagra che promuove uno dei prodotti d’eccellenza del territorio, il limone in seccagno, con degustazioni, spettacoli folkloristici e visite guidate.

Agosto – Festa di Maria SS. della Pietà

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Prodotti Tipici Pettineo

Nelle campagne di Pettineo si produce un agrume particolare che prende il nome di limone in seccagno, poiché viene cresciuto senza un notevole apporto di acqua. Pettineo è la terra degli ulivi secolari dove si producono un ottimo olio extravergine di oliva e olive da tavola. Tra i prodotti tipici vi sono anche i formaggi, i salumi e le specialità della pasticceria locale.

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Come arrivare a Pettineo

Da Palermo: Autostrada A19 PA-CT e autostrada A20 PA-ME, uscita Tusa. Proseguire su SS 113 in direzione di Messina e su SP 174, seguendo le indicazioni per Pettineo.

© Riproduzione riservata



Informazioni aggiuntive

  • Provincia: Messina
  • Altitudine: 300 m. s.l.m.
  • Popolazione: 1.377
  • Prefisso: 0921
  • CAP: 98070
  • Abitanti: Pettinesi
  • Santo Patrono: Sant’Oliva
  • Festa: 5 Maggio
  • Sito ufficiale: Comune di Pettineo – www.comune.pettineo.me.it
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