Il Pasticciotto di Soccorso è un dolce di pasta frolla tipico di un paesino del messinese. Soccorso è una piccola frazione di Gualtieri Sicaminò che ha origini molto antiche e sino ad un paio di secoli fa era costituito da due villaggi. In questa pittoresca borgata di poco più di trecento anime, sospesa tra i monti Peloritani e la costa tirrenica, si prepara un pasticciotto con un cuore di marmellata, proveniente dalla città della Lanterna e la cui ricetta giunse sin qui agli inizi del Novecento. E’ il famoso pasticciotto di Soccorso, al quale tutti gli anni in primavera viene dedicata persino una sagra, dove questa dolcissima bontà è chiamata nella sua versione tutta sicula pasticciottu di Soccorso.
Il pasticciotto di Soccorso
E così, nel mese di maggio le viuzze del piccolo borgo, profumano di questa bontà appena sfornata, uno scrigno di frolla ripieno di marmellata e dal sapore irresistibile. La sua storia nasce a Genova e a portarlo a Soccorso fu una massaia del luogo, la signora Olga Batolo, di madre genovese e di padre originario di Gioiosa Marea. Siamo agli inizi del secolo scorso, e la donna si trasferisce in questa piccola borgata alle porte di Gualtieri Sicaminò, dopo essersi sposata con un uomo del posto. In occasione delle feste principali, quali Natale e Pasqua, la signora era solita preparare per i suoi ospiti questo gustoso dolcetto, la cui ricetta aveva appreso dalla madre. All’epoca non c’erano frigoriferi, per cui la maggior parte dei dolci era costituita da biscotti e paste secche, che si potevano conservare a lungo. Lo stesso pasticciotto veniva riposto in una scatola di latta o in un contenitore ben chiuso, ed in questo modo manteneva la sua fragranza a lungo.
All’inizio quindi la signora Batolo era l’unica massaia a prepare questa delizia. ivulgandone la ricetta, che come vuole la tradizione, si tramanda tutt’oggi di madre in figlia, è diventato la specialità del paesino.
La ricetta fu poi divulgata alle altre donne del luogo, ed in particolare alla signora Fiorello, grazie alla quale poi si diffuse in tutto il paese. In via Mezzo Casale al civico 2 si trova ancora l’antico forno a legna dal quale furono sfornati i primi pasticciotti che hanno contribuito a far conoscere in tutta l’isola questo borgo alle pendici dei monti Peloritani settentrionali, e le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Fino al 1845 Soccorso era costituito da due casali, Soccorso Gaedara e Soccorso Cròpani. La più antica notizia del villaggio Gaedara, risale al 1195 e si trova in un documento con il quale Enrico IV di Svevia, concede alcuni feudi al monastero di Roccamadore.
Il pasticciotto col ripieno di marmellata
Il pasticciotto di Soccorso ancora oggi viene preparato seguendo l’antica ricetta che le donne del posto, come vuole la tradizione, si tramandano di madre in figlia, tant’è che è diventato la specialità del paesino. A dire il vero, il dolcetto viene preparato anche nei paesi vicini, ma si dice che quello di Soccorso è unico e speciale, forse perché le massaie del posto conservano gelosamente alcuni trucchi che riguardano la sua preparazione. Segreti a parte, il pasticciotto di Soccorso è la testimonianza delle tipicità di un territorio e delle sue tradizioni e rappresenta un prodotto da salvaguardare. La sua unicità è data dal fatto che ancora oggi si prepara secondo l’antica tradizione e utilizzando gli ingredienti di provenienza locale. Il pasticciotto più classico racchiude un cuore di conserva di mele cotogne raccolte nelle campagne attorno, ma alla versione classica, col tempo si sono aggiunte altre varianti, che vedono il nostro pasticciotto di pasta frolla riempirsi di marmellate di pesca, albicocca, fragole, frutti di bosco, ciliegia e di conserve di arance e persino di crema al cioccolato.
Pasticciotto di Soccorso ricetta
Il pasticciotto a Soccorso è quindi una specialità dolciaria, un fragrante involucro di pasta frolla che viene preparato con pochi ingredienti semplici e genuini, quali farina, strutto, zucchero, uova e lievito. E’ un dolcetto semplice che racchiude un ripieno dolcissimo di marmellata o confettura, ed ancora oggi viene rigorosamente cotto nel forno a legna, che gli dona quel sapore autentico che lo contraddistingue. Per conferirgli la sua caratteristica doratura, viene invece spennellato di rosso d’uovo prima della cottura. Ideale da gustare a colazione o a merenda, magari appena sfornato con il profumo della marmellata che invade le narici e inebria, e con la consistenza friabile della pasta frolla calda, il pasticciotto di Soccorso è anche ottimo da servire a fine pasto, accompagnandolo con un buon bicchiere di zibibbo che ne esalta il gusto, così come viene proposto ai tanti che ogni anno si recano a degustarlo nella sua sagra di maggio.
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Come preparare il pasticciotto di Soccorso
Sopra un piano di lavoro disporre la farina e versare sopra il lievito, lo strutto, le uova e lo zucchero ed impastare. Aggiungere la scorza di limone grattugiata e lavorare con le mani sino ad ottenere un impasto corposo. Avvolgerlo nella pellicola trasparente e lasciare in frigo a riposare almeno 15 minuti. Stendere l’impasto con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile di 3 mm e ricavare dei cerchi di 6 cm di diametro. Al centro di ogni cerchio di pasta adagiare un cucchiaio di marmellata. Sigillare il tutto disponendo sopra un secondo disco, e aiutandosi con uno stampo rotondo festonato, chiudere i bordi per non far fuoriuscire il ripieno durante la cottura. Preparare una teglia con la carta da forno sulla quale andare a disporre i pasticciotti. Spennellare la superficie con l’uovo e cuocere a 180° fino a quando i dolcetti non assumeranno il loro caratteristico colore dorato. Cospargerli di zucchero a velo e gustare.
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Ingredienti:
– 500 gr di farina 00
– 200 gr di zucchero
– 200 gr di strutto
– 4 uova
– 1 bustina di lievito
– scorza di limone grattuggiata
– zucchero a velo q.b
– rosso d’uovo per spennellare
– confettura o marmellata per il ripieno