Sul territorio di Sciara, a pochi chilometri dal centro abitato, si trova il sito archeologico di Mura Pregne, conosciuto per il suo muraglione e il dolmen. Ci troviamo in provincia di Palermo, in prossimità della costa tirrenica, tra i comuni di Termini Imerese e Sciara. Mura Pregne sorge in contrada Cortevecchia, nella bassa valle del fiume Torto, sulle propaggini nord est di monte San Calogero e sul versante occidentale di monte Castellaccio. La zona si trova nell’immediato entroterra di quella che era la colonia greca di Himera e in tempi più recenti ha purtroppo subìto degli stravolgimenti a causa di una cava di pietra, attiva sino agli anni Ottanta dello scorso secolo, che ha cancellato buona parte del sito archeologico, modificando l’aspetto originario dei luoghi, risparmiando il muro e il monumento di aspetto dolmenico. In quest’area era pure presente una cavità, che prendeva il nome di grotta del Drago e fu abitata nella preistoria, ed è stata rinvenuta una necropoli con tombe a grotticella che si fa risalire all’Età del Bronzo, come i reperti litici e i frammenti di ceramica portati alla luce durante alcuni scavi.
Il sito di Mura Pregne a Sciara
La tomba megalitica è costituita da due lastre di roccia conficcate nel terreno e sormontate da un’altra lastra, e la si fa risalire al V sec. a. C. mentre la struttura muraria è stata realizzata probabilmente intorno al VI sec. a.C.. Rappresenta la parte integra di una complessa cinta muraria e dagli studiosi è stata identificata come una struttura a scopi difensivi, ma c’è pure chi suppone che sia il muro di recinzione di un’area sacra. Il muro è costituito da massi calcarei irregolari, è lungo oltre 24 metri, con le estremità appoggiate alle pareti rocciose, e doveva raggiungere i 9 metri di altezza. Poco più a monte del muro dolomitico si trova il dolmen che il termitano Giuseppe Patiri, studioso di storia locale che eseguì scavi e ricognizioni in diverse grotte di Termini Imerese e del suo circondario agli inizi dello scorso secolo descrive come “una costruzione perfettamente in piedi nella sua forma rudimentale, il cui tettuccio molto basso, sostenuto da due grosse pietre si compone di una sola enorme lastra calcare rozzamente lavorata nella faccia interna”.
Il sito di Brucato di Sciara
Nei pressi del sito conosciuto con il nome di Mura Pregne si trovano i resti di Brocato o Brucato, l’antico insediamento fondato dagli Arabi tra l’VIII e il IX secolo con il nome di Bùrqàd, posizionato sulla sommità di un sistema collinare, in una posizione strategica e andato distrutto nel XIV. Brucato nel periodo medievale fu anche una cittadella fortificata e il suo sito fu scoperto negli anni Settanta da uno scavo condotto dall’Ecole Francaise de Rome e diretto da Jean Pesez. Sorge su una posizione dalla quale si domina il sottostante sito di Mura Pregne, e l’insediamento venne utilizzato come avamposto dagli Angioini nella guerra del Vespro.
Dell’antica Broccato parla anche Vito Amico nel Lexicon topographicum Siculum citando il Pirri: «Città un tempo esistente sotto il monte di S. Calogero, detto Euraco dagli antichi, le di cui vestigia presentansi a circa 4 m. di là da Termini Imerese a chi va in Val Demone sì per la via della spiaggia, sì per l’interno. Costa oggi di umili casette di agricoltori, di una bettola,e d’una Chiesa. È celebre sì per le copiose vene di acqua che scaturiscono dai colli vicini e muovono ruote da mulino, come anche per le grandi ruine di un antico acquedotto; mostra però verso il lido di più grandi monumenti descritti dal Fazello, aggiungendo, essersi gli abitanti dati ai Francesi, perloché venne la città sin dalle fondamenta spianata da Pietro II: ne rimangono avanzi, egli scrive, nel luogo che dicesi ancora Curia antica, dove sono alquante case diroccate, abbattute, ed una rocca distrutta detta Castellaccio. Il territorio vien coltivato a vigne ed a frutteti dai possessori Terminesi; molto anche abbonda in frumento, e negletto in qualche parte formasi in selve e boscate […]».
La città fu posta sotto assedio nel 1335 da parte degli Angioini ma capitolò definitivamente nel 1338 sotto l’armata siciliana condotta da Giovanni II Chiaramonte. Dell’antico insediamento rimangono i resti delle mura perimetrali del castello, di alcune abitazioni in pietra e di due chiesette, di cui quella di S. Eloi datata tra il XIII e il XIV secolo ed è conosciuta come la chiesa di Sant’Elia, mentre della seconda rimangono tracce in un basamento e di una cisterna per la raccolta delle acque. I resti del castello di Brucato, che consisteva in un edificio di forma rettangolare delimitato da mura di diverso spessore, hanno consentito di individuare tra le varie tracce rimaste tre nicchie con archi a tutto sesto sulla facciata esposta a nord ed un ingresso posto sul lato ad ovest.
Come arrivare a Mura Pregne
Il sito di Mura Pregne è poco conosciuto e non è segnalato. Si raggiunge dal bivio di Sciara, attraverso una derivazione della SS. 113 in direzione di Termini Imerese, di cui un breve tratto è percorribile in auto.
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Informazioni aggiuntive
- Epoca: V-VI secolo a.C.
- Ubicazione: C.da Cortevecchia