Linguaglossa

Comune di Linguaglossa, Catania

Linguaglossa, il borgo etneo sospeso tra l’Etna e il mare edificato su sette colate laviche

Un borgo antico e dalle origine incerte sospeso tra l’Etna e il mare. Prende il nome di Linguaglossa e, secondo la tradizione, fu edificato su sette colate laviche. Il primo documento in cui si cita Linguaglossa è del 1145 e reca la firma di re Ruggero. E’ un diploma nel quale il sovrano stabilì i confini della Diocesi di Messina, da cui però non si comprende se il nome di Linguaglossa si riferisce ad un casale o ad una semplice contrada. Appena due decenni dopo, nel 1169, la terribile eruzione del vulcano che fece disastri in tutta la Sicilia Orientale, minacciò di distruggere la nascente città. C’è chi fa risalire proprio alla “grossa lingua” di lava che minacciava Linguaglossa il toponimo del paese, il cui nome in principio era “Linguagrossa”, come si legge nella scritta che campeggia in alto sulla facciata del Palazzo comunale. Ma per altri Linguaglossa significato deriva dalla forma allungata della vallata in cui sorge l’abitato. A proposito delle origini del paese, uno storico del Cinquecento riferisce che in epoca normanna, un gruppo di artigiani genovesi e lombardi si stabilì in questi luoghi, praticando l’estrazione della resina dai grossi tronchi dei pini. Come se non bastasse, sulla fondazione di Linguaglossa circolano diverse leggende, come quella che vuole che il borgo sia stato costruito su sette colate laviche, di cui una si formò in seguito all’intervento di Sant’Egidio che con il suo bastone arrestò il torrente di fuoco che minacciava il centro abitato. Nei secoli successivi il feudo di Linguaglossa passò dagli Angioini agli Aragonesi e cambiò padrone almeno dieci volte, finché gli abitanti del borgo, vogliosi di libertà, non riuscirono a raccogliere ottantamila scudi d’oro e li versarono al re Filippo IV di Spagna. Questi il 13 giugno del 1634, giorno di Sant’Antonio di Padova, dichiarò Linguaglossa “città libera dal servaggio feudale” e le concesse il privilegio di poter nominare autonomamente i propri ufficiali e i propri amministratori.

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Cosa vedere a Linguaglossa

Passeggiando per le vie del centro si possono ammirare i murales di quello che è un museo a cielo aperto composto dalle opere variopinte realizzate da pittori provenienti da tutta Italia. Nel cuore del centro abitato, tra le vie lastricate in pietra lavica, si eleva la Chiesa Madre di Linguaglossa consacrata alla Madonna delle Grazie e risalente agli inizi del Seicento. Si sviluppa su tre navate chiuse in alto da un raffinato soffitto a lacunari in legno dipinto, un’opera maestosa nata dal meticoloso lavoro di un artigiano linguaglossese. Al suo interno si possono ammirare un coro ligneo monumentale, tele, affreschi e statue di pregio, tra cui il pregevole simulacro della Madonna delle Grazie. A Linguaglossa da vedere è la Chiesa dell’Immacolata, con annesso il convento dei Cappuccini che, fra i suoi tanti capolavori, conserva un altare ad intarsi lignei, opera di frate Mariano da Francavilla, una pala del 1659 con l’Immacolata di frate Umile da Messina, e un ciborio in legno di cipresso, arancio e noce, realizzato nel Settecento dallo scultore polizzano Pietro Bencivinni. Stucchi barocchi assieme ad una statua della Madonna di Loreto di immenso valore artistico attribuita a Domenico Gagini, si possono ammirare nella Chiesa di San Francesco di Paola, accanto al Palazzo di Città. Si accede alla chiesa da un magnifico portale realizzato da Salvatore Incorpora, con le formelle bronzee raffiguranti episodi della vita del Santo titolare. Da visitare è la Chiesa di San Rocco che, si racconta, fu realizzata nel luogo in cui vi era un piccolo “artareddu” con dentro una icona del santo taumaturgo a cui la comunità linguaglossese è molto devoto, tanto che dalla metà dell’Ottocento è stato proclamato compatrono del paese.
La Chiesa dell’Annunziata di Linguaglossa risale al XVII secolo. Sorge nella piazza omonima e tra le sue tante opere d’arte si annoverano l’organo più antico di Linguaglossa e Madonna di la Cascia di Gennaro Franzese. Al Santo patrono del paese è consacrata la chiesa più antica del paese che presenta il transetto decorato con pregevoli affreschi del XVI secolo. E’ la Chiesa di Sant’Egidio e al suo interno si trova custodita la statua cinquecentesca del Patrono, portata devotamente in processione il primo settembre di ogni anno. La chiesa merita una visita perfino per l’antico portale ogivale di pietra arenaria e pomice, sul cui architrave si trova scolpita una sirena che stringe due serpenti. Un elegante portale barocco con fregi di pietra lavica è posto pure all’ingresso della Chiesa dei Santi Antonio e Vito che presenta la navata abbellita dalla Via Crucis di Salvatore Incorpora. Da vedere a Linguaglossa è il Museo Messina Incorpora in Piazza Annunziata, dedicato al celebre scultore Francesco Messina, che qui ebbe i natali nel 1900, e all’artista Salvatore Incorpora di origini calabresi, che a Linguaglossa ha lasciato un patrimonio immenso di pitture, sculture, disegni e presepi di rara bellezza. La Casa-Museo Salvatore Incorpora si trova nel centro storico di Linguaglossa e si affaccia su un giardino tipico siciliano. Il Museo etnografico di Linguaglossa con i suoi esemplari di flora e fauna, minerali e i manufatti dei mestieri di una volta, rappresenta invece la vetrina dell’Etna.

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Cosa vedere vicino Linguaglossa

Il Linguaglossa è uno dei comuni del Parco dell’Etna che è un’attrazione naturalistica unica nel suo genere. Sulle colline, poco lontano del centro abitato, sorgono due piccole sorgenti d’acqua, dalla gente del posto chiamate a funtana ‘o Chiattu, la cui acqua limpidissima sgorga dentro un piccolo ambiente con volta a botte, e a funtana ‘o Paradisu. Quest’ultima si trova in un casolare di campagna ed entrambe le sorgenti si caratterizzano per i magnifici affreschi posti a decoro delle loro pareti. La pineta Ragabo di Linguaglossa è nota ai più per la presenza di un albero gigante. Si tratta del cosiddetto zappinazzu che, con i suoi circa trecento anni e i 31 metri di altezza, rappresenta il più grande e antico pino laricio dell’Etna. Da non perdere l’escursione ai crateri del 2002 di Piano Provenzana, dove si trova la stazione sciistica più frequentata del comprensorio dell’Etna, per ammirare la loro particolare disposizione detta “a bottoniera”, e alla grotta del Corruccio formatasi da una colata lavica, e che in passato è stata utilizzata come rifugio dai pastori. La pineta di Piano Pernicana ha un’area attrezzata per il picnic ed è il luogo ideale per trascorrere una giornata all’aria aperta. Qui si trova anche la grotta dedicata alla Madonnina della Pineta eretta nel settembre del 1954, dove il 15 di agosto si celebra la Messa e si benedice la pineta, e dove è pure possibile celebrare il matrimonio ad alta quota.

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Feste e Sagre Linguaglossa

Carnevale
Il Carnevale di Linguaglossa si svolge tra sfilate di carri allegorici, serate danzanti e l’esibizione dei gruppi in maschera.

Pasqua
I riti della Settimana Santa a Linguaglossa culminano il Venerdì Santo con la processione della Madonna Addolorata e dell’urna con il Cristo Morto che attraversano le vie del borgo. Nei giorni di Pasqua a Linguaglossa si svolge la Sacra rappresentazione della Passione di Cristo per le vie del paese, messa in scena dall’Associazione parrocchiale Arca di Noè.

Giugno – Super Maratona dell’Etna
E’ uno degli eventi sportivi più importanti che interessa il territorio dell’Etna ed è la più grande gara di corsa in salita al mondo, che parte dalla costa ionica e si conclude a quota 3.000 metri, alla base dei crateri sommitali.

Luglio/Agosto – Etna Opera Festival
Un concorso lirico per voci nuove sotto la direzione artistica di Simone Alaimo che si svolge nell’incantevole cornice del Colonnato dei Domenicani di Linguaglossa e prevede per i finalisti una masterclass di canto e la possibilità di prendere parte alle opere che, a conclusione dell’evento, vengono messe in scena. La rassegna culmina nel concerto Lirica sotto le stelle.

Agosto – Festa di San Rocco
La festa di San Rocco a Linguaglossa richiama devoti e linguaglossesi che risiedono altrove e che per l’occasione giungono nel loro paese natìo per trascorrere le vacanze. La festa che celebra il compatrono della comunità linguaglossese si svolge il 16 agosto, giorno in cui viene celebrata la santa messa e si accompagna in processione il simulacro per le vie del centro. Nei giorni di festa vengono organizzate manifestazioni, giochi della tradizione, degustazioni delle tante specialità enogastronomiche di Linguaglossa, come la salsiccia e il vino rosso dell’Etna in quella che è la più antica asta di prodotti tipici della Sicilia.

Settembre – Festa di Sant’Egidio, patrono
La festa principale di Linguaglossa si celebra il 1° settembre ed è in onore di Sant’Egidio che la sera, al termine della celebrazione della Messa Solenne, esce dalla Chiesa Madre per percorrere le vie del paese accompagnato dai fedeli.

Novembre – Festa di San Martino
La festa di San Martino a Linguaglossa si celebra con il Palio delle botti e la degustazione di castagne, polenta e dei sapori dell’autunno siciliano.

Natale
Nei giorni di Natale a Linguaglossa si organizzano mostre, concerti, spettacoli, passeggiate alla scoperta del patrimonio architettonico del paese, il corteo storico del Natale di Linguaglossa con tutti i personaggi del Presepe, la tradizionale zuccata con i falò delle feste natalizie in piazza San Rocco e la novena in concerto per il centro storico.

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Prodotti Tipici Linguaglossa

Tra i prodotti tipici di Linguaglossa vi è la salsiccia al ceppo, chiamata così perchè la sua carne suina viene triturata con il partituri sopra un ceppo di quercia per poi essere condita con sale, pepe nero e l’aromatico seme di finocchietto selvatico che le conferisce il suo gusto particolare. Questa prelibatezza della gastronomia locale si gusta con la cavolicella, una verdura che cresce spontanea, e si accompagna con un buon vino dell’Etna. La produzione vitivinicola del territorio ha origini molto antiche. Da gustare anche gli ottimi formaggi locali, i salumi confezionati con le carni pregiate, l’olio extravegine d’oliva Nocellara dell’Etna, i dolci della tradizione, come i mustazzoli croccanti preparati con il vino cotto.

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Come arrivare a Linguaglossa

Da Catania: Autostrada A18 ME-CT in direzione di Messina, uscita Fiumefreddo. Proseguire su SS120 in direzione di Piedimonte Etneo e Linguaglossa.

© Riproduzione riservata



Informazioni aggiuntive

  • Provincia: Catania
  • Altitudine: 550 m. s.l.m.
  • Popolazione: 5.391
  • Prefisso: 095
  • CAP: 95015
  • Abitanti: Linguaglossesi
  • Santo Patrono: Sant’Egidio Abate
  • Festa: 1 Settembre
  • Sito ufficiale: Comune di Linguaglossa – www.comune.linguaglossa.ct.it
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