
La Festa Patronale di Acate, celebrata la terza domenica dopo Pasqua, è uno degli eventi più sentiti dalla comunità locale, unendo devozione, storia e tradizione. Dedicata a San Vincenzo Martire, protettore della città, questa celebrazione affonda le sue radici nel XVIII secolo e ancora oggi richiama fedeli e visitatori con le sue solenni processioni, rievocazioni storiche e spettacoli folkloristici, trasformando il paese in un tripudio di fede e colori.
La Festa di San Vincenzo di Acate
La Festa di San Vincenzo di Acate, celebrata la terza domenica dopo Pasqua, è un evento di grande devozione e tradizione che affonda le sue radici nel 1722, anno in cui si iniziò a commemorare il santo protettore della città. Il cuore della celebrazione è la solenne processione del simulacro di San Vincenzo Martire, custodito da oltre trecento anni nella chiesa a lui dedicata, annessa al Castello dei Principi di Biscari. La comunità di Acate partecipa con grande fervore a questa ricorrenza, accompagnando la statua del santo tra le vie cittadine.
L’origine di questa festa è legata a una storia che mescola fede e leggenda. Nel 1700, Papa Clemente XI concesse al Principe Vincenzo Paternò Castello le reliquie di San Vincenzo Martire, che furono traslate da Roma fino a Biscari, l’antico nome di Acate. Secondo la tradizione popolare, il dono delle spoglie del martire sarebbe stato concesso in seguito al pentimento della Principessa Anna Scammacca Bonaiuto, protagonista di una tragica vicenda legata alla gelosia e al rimorso. Le reliquie di San Vincenzo Martire giunsero in Sicilia via mare, approdando nel porto di Scoglitti, e da lì furono trasportate in una solenne processione fino a Biscari. Il corteo, guidato dal Principe Vincenzo Paternò Castello, attraversò il territorio con carri e cavalli, dando origine a una tradizione che ancora oggi viene rievocata. Da questo storico evento nacque il Palio, per anni uno dei momenti più attesi della festa, oggi sostituito da una suggestiva sfilata di cavalli. A esso si affianca la rievocazione del Corteo Storico, che ripropone l’arrivo delle reliquie con figuranti in splendidi costumi d’epoca, ispirati al periodo principesco della cittadina, offrendo uno spettacolo affascinante e coinvolgente. Il Corteo Storico di San Vincenzo ad Acate prende il via dal luogo più simbolico della città: il Castello dei Principi di Biscari. Questa antica fortezza, custode di secoli di storia, rappresenta il punto di partenza ideale per le celebrazioni, offrendo una scenografia suggestiva e carica di significato. Il passaggio del corteo dal castello è un momento di grande emozione, un autentico ponte tra passato e presente, che permette agli acatesi e ai visitatori di immergersi nella memoria storica della comunità, rievocando un legame profondo con le proprie radici. Durante i giorni di festa, Acate si veste a festa con stendardi, luminarie e archi sfavillanti di luce, mentre il centro storico si anima con il passaggio degli sbandieratori, gruppi folkloristici e bande musicali, creando un’atmosfera di grande coinvolgimento. La domenica successiva alla festa, conosciuta come l’Ottava, il simulacro di San Vincenzo viene nuovamente portato in processione, questa volta in forma più raccolta, accompagnato con grande fervore da un numeroso gruppo di devoti. Accanto agli eventi religiosi, la festa patronale offre un ricco programma di spettacoli, musica dal vivo e mercatini artigianali, che attirano visitatori da tutto il comprensorio. La celebrazione di San Vincenzo Martire ad Acate oltre ad essere un omaggio alla fede è un’occasione per rievocare la storia della comunità, tramandando di generazione in generazione un legame che unisce sacro e profano in un evento di profonda identità culturale.
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