San Filippo Apostolo è una figura centrale per la comunità di Aidone, celebrato con fervore e devozione come uno dei compatroni del paese, al fianco della Vergine Maria. Sebbene la festa liturgica celebri San Filippo insieme a San Giacomo il 3 maggio, ad Aidone si è conservata una tradizione antica e significativa. La festa, infatti, è fissata il 1° maggio, in memoria del giorno in cui le reliquie di questi due apostoli furono solennemente deposte nella Basilica dei Santi Apostoli a Roma.
La Festa di San Filippo di Aidone
L’origine di questa devozione ad Aidone affonda le sue radici in tempi lontani. Sin dal 1631, la devozione della comunità locale verso l’apostolo era evidente e profonda; in quell’anno, infatti, fu solennemente benedetto un reliquiario contenente frammenti del suo corpo. Tuttavia, si ritiene che il culto di San Filippo abbia iniziato a diffondersi già alla fine del 1500, periodo in cui gli venne dedicata una cappella esclusiva all’interno di una chiesa ad aula unica.
San Filippo apparteneva al gruppo dei dodici apostoli menzionati nei Vangeli. La sua figura emerge in modo significativo nel Vangelo di Giovanni. Durante l’episodio della moltiplicazione dei pani, è a lui che Gesù rivolge la domanda su come procurarsi il cibo per nutrire la grande folla. La storia di San Filippo di Aidone ci racconta che la festa dell’1 maggio è nota come la “festa dei forestieri”. Ma la devozione ad Aidone non si esauriva in un solo giorno: San Filippo era infatti celebrato anche l’1 giugno, nella festa degli Aidonesi, e il 14 novembre, in ricordo del suo martirio.
Rispecchiando la profondità della fede e l’importanza della tradizione, negli ultimi anni ad Aidone è stata rievocata un’antica pratica. Fino agli anni ’30, infatti, la statua del Santo Apostolo veniva portata in processione fino al Castellaccio, l’ultima domenica di maggio, in un gesto simbolico di benedizione delle messi. Un rito che unisce spiritualità e agricoltura, fede e quotidiano, mostrando come San Filippo Apostolo sia profondamente radicato nel cuore e nella vita di Aidone. La sera del 1° giugno si svolge la processione cittadina in onore di San Filippo e delle sue sacre reliquie. Una volta giunti in piazza Cordova, si tiene una benedizione per Aidone, città che da tempi antichissimi rende omaggio al Glorioso Apostolo come suo compatrono, seguita da spettacolari fuochi d’artificio. Il 14 novembre di ogni anno, al santuario, si tiene la terza celebrazione in omaggio a San Filippo Apostolo. Questa data commemora la solenne ricorrenza del suo martirio.
La Festa del 1° maggio di San Filippo Apostolo
Il 24 aprile ha luogo il tradizionale pellegrinaggio in omaggio a San Filippo dal Crocifisso della Bellia al Santuario di Aidone. La celebrazione di San Filippo apostolo, ogni primo maggio, attrae devoti da ogni parte dell’Isola, un rito che affonda le sue radici in tempi lontani. Ogni anno, la statua dell’apostolo San Filippo viene solennemente portata in processione per le vie cittadine. Sia il reliquario d’argento che la statua si trovano nella Cappella di San Filippo, situata all’interno della Chiesa di Santa Maria La Cava, che ospita il Santuario dedicato al santo. I festeggiamenti culminano nei giorni 30 aprile ed 1 maggio e si aprono qualche giorno prima con l’accensione della lampada votiva a San Filippo e l’offerta dell’incenso.
La mattina del 1° maggio, dopo il solenne pontificale, la statua del Santo esce dalla chiesa preceduto dai due “santoni”, San Matteo e San Pietro che lo accompagneranno nella processione assieme alle sue Reliquie. Nella mano destra, il Santo stringe un bastone d’argento ornato da una croce greca e una rosa ex voto. Nella sinistra, invece, tiene il Vangelo di Giovanni, aperto alla pagina che narra la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Si crede che San Filippo, mediante il suo bastone, respinga coloro che, privi di autentica fede, invocano ardentemente una grazia.
Alla processione partecipano numerosi devoti che giungono ad Aidone camminando per lunghe distanze in onore del “Santo nero”, San Filippo, noto come protettore degli ammalati e a cui si riconoscono miracolose guarigioni. Molti intraprendono questo pellegrinaggio per esaudire un voto o per invocare una benedizione speciale. In passato, non era raro vedere i fedeli salire le scale della chiesa o coprire gli ultimi tratti del percorso in ginocchio, strisciando la lingua sul pavimento fino alla statua di San Filippo, o anche percorrere l’intero cammino con catene attorno ai piedi. Anche se tali pratiche sono meno comuni oggi, persiste la tradizione di offrire grandi candele e le “zagarelle”, strisce di tessuto colorato che vengono sfregate sulla statua del santo come simbolo tangibile della loro devozione.
Nel mese di maggio 2019 il parroco della Basilica dei Santi XII Apostoli di Roma, consegnò alla comunità di Aidone una reliquia prelevata dalla tomba di San Filippo Apostolo e la stessa adesso si trova incastonata in un reliquiario in argento, donato da don Carmelo Cosenza, parroco del Santuario, che presenta sei cerchi che illustrano i momenti salienti della vita di San Filippo, insieme al bastone adornato da una croce greca e al Vangelo.
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