
La Festa di San Domenico ad Augusta è uno degli appuntamenti religiosi e civili più sentiti dalla comunità locale, capace di unire fede, tradizione e identità popolare. Ogni anno, il 24 maggio, la città si stringe attorno al proprio patrono con celebrazioni solenni, riti antichi e momenti di grande partecipazione collettiva che affondano le radici in secoli di storia e devozione. Sebbene la festa liturgica sia fissata dalla Chiesa per l’8 agosto, ad Augusta si celebra solennemente il 24 maggio in ricordo del prodigioso intervento di San Domenico che, secondo la tradizione, salvò la città dall’invasione ottomana nel 1594. La data di agosto è invece riservata alla celebrazione liturgica: in quell’occasione viene aperta la cappella che custodisce il simulacro del Santo, e al termine della Messa solenne serale, la cappella viene nuovamente chiusa fino ai festeggiamenti di maggio.
La Festa Patronale di Augusta
Ogni anno, il 24 maggio, la città di Augusta si veste a festa per onorare il suo santo patrono, San Domenico di Guzmán. Le celebrazioni, tra le più sentite e partecipate della comunità, affondano le radici in un’antica tradizione che risale al 1594, quando – secondo la memoria popolare – San Domenico avrebbe interceduto per la salvezza della città, apparendo miracolosamente alle armate ottomane in mare e provocandone la sconfitta. Questo evento, che segnò profondamente la storia e la devozione degli augustani, viene rievocato ogni anno con una serie di riti religiosi, appuntamenti civili e manifestazioni culturali che coinvolgono l’intera cittadinanza.
Le origini del culto di San Domenico ad Augusta affondano le radici in un passato remoto e profondamente intrecciato con la storia religiosa e civile della città. Già nel XIII secolo, secondo quanto tramandato da frate Costantino Medici, la devozione verso il Santo era viva e diffusa tra la popolazione augustana, sostenuta da racconti di miracoli che ne alimentarono il fervore. Due episodi in particolare, risalenti al 1245, sono ricordati come segni prodigiosi della sua intercessione: il primo riguardava una donna anziana che, colpita da blasfemia, sarebbe stata redenta grazie all’intervento del Santo; il secondo, una giovane fanciulla, salvata in circostanze straordinarie. Eventi come questi contribuirono a consolidare nel popolo una fede profonda verso San Domenico di Guzmán, padre fondatore dell’Ordine dei Predicatori.
A rafforzare il legame tra la città e il Santo fu anche la presenza dell’Ordine domenicano ad Augusta. Secondo quanto riportato in un’opera del 1636 del frate Giovansalvo Gervasio, fu lo stesso San Domenico a incaricare il beato confratello Reginaldo d’Orleans di fondare la prima comunità di frati predicatori in Sicilia, proprio ad Augusta. Questa fondazione non solo segnò l’inizio della presenza stabile dell’Ordine domenicano nella città, ma sancì anche un rapporto privilegiato tra Augusta e il suo futuro patrono, che veniva già celebrato solennemente con riti e processioni ben prima della sua proclamazione ufficiale.
Il 5 aprile del 1516, un documento notarile redatto da Bartolomeo Ferraguto rese formale questo legame spirituale: San Domenico fu ufficialmente riconosciuto come patrono e protettore di Augusta. Tuttavia, la tradizione popolare ha voluto fissare il momento più alto del patrocinio del Santo nella notte del 24 maggio 1594, quando – secondo il racconto tramandato nei secoli – San Domenico apparve miracolosamente in soccorso della città, allora minacciata da un’incursione delle armate ottomane. Il Santo si sarebbe mostrato sulle acque del mare davanti Augusta, provocando l’affondamento delle navi nemiche. I pochi superstiti, profondamente colpiti dalla visione, si convertirono al cristianesimo e abbracciarono l’Ordine domenicano. Da allora, il 24 maggio è rimasto il giorno in cui la città rinnova con solennità e partecipazione il proprio voto di gratitudine al Santo protettore.
Il culto di San Domenico ad Augusta non è soltanto una devozione religiosa, ma un’eredità storica che si tramanda di generazione in generazione. Esso esprime l’identità più autentica della città, unendo memoria, fede e appartenenza in un legame indissolubile con il Santo che, da secoli, veglia sulla comunità augustana.
La Festa di San Domenico di Augusta
Le celebrazioni della festa patronale di Augusta cominciano con un novenario solenne, predicato da un padre domenicano e animato da tutte le confraternite e i gruppi laicali della città. È un momento di profonda spiritualità, che culmina nella traslazione del simulacro di San Domenico dall’altare laterale a quello maggiore, seguita da giornate dense di appuntamenti. Il 23 maggio è il giorno dedicato alla processione del Braccio reliquiario del Santo, che nei giorni precedenti è stato portato in visita presso scuole, ospedali e case di riposo. Ma è il 24 maggio il giorno più atteso: all’alba Augusta si risveglia con il suono solenne delle campane e con ventuno colpi di cannone che annunciano l’inizio della festa. Nel pomeriggio, alle ore 18, tutte le confraternite della città muovono in corteo con i propri simulacri per raggiungere la chiesa di San Domenico, dove, alle 19, si assiste alla trionfale uscita del simulacro del Santo Patrono, seguito dal Braccio reliquiario. La processione, accompagnata dalla banda cittadina e da una folla devota, attraversa le principali vie del centro storico, tra cui via Garibaldi, via Megara, via della Rotonda e via Principe Umberto, per poi concludersi in piazza Duomo con il rientro del simulacro, accolto da spettacoli pirotecnici e dal tripudio della folla.
Accanto ai riti religiosi, la festa di San Domenico ad Augusta si arricchisce anche di appuntamenti culturali, tra cui il tradizionale Corteo Storico “Alla corte di Federico II di Svevia”, che richiama le origini medievali della città e la figura del grande imperatore svevo. Giullari, dame, sbandieratori e figuranti in abiti d’epoca animano la sfilata che attraversa la città fino a piazza Duomo, rievocando la fondazione del convento domenicano ad Augusta e la devozione plurisecolare al Santo di Guzmán. La serata si conclude sul palco allestito in piazza Castello con spettacoli musicali e momenti di intrattenimento, in un clima festoso che unisce devozione popolare, storia e identità cittadina. La festa di San Domenico non è solo una ricorrenza religiosa, ma un momento in cui Augusta si riconosce, si ritrova e rinnova il legame profondo con le sue radici e con la figura del suo santo protettore.
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