Ogni anno, la seconda settimana di agosto, la comunità di Zafferana Etnea, in provincia di Catania, si riunisce per celebrare la Festa di Santa Maria della Provvidenza, un evento che combina devozione religiosa e tradizioni locali. Il culmine delle celebrazioni si verifica nel suggestivo weekend che segue, comprendendo anche la serata del lunedì successivo, chiudendo in bellezza l’evento e rinnovando l’invito per l’anno a venire.
La Madonna della Provvidenza di Zafferana Etnea
La venerazione di Santa Maria della Provvidenza è profondamente radicata nella storia di Zafferana Etnea. Fino al 1747, i festeggiamenti in onore di Santa Maria della Provvidenza a Zafferana Etnea si limitavano a cerimonie liturgiche all’interno della chiesa dedicata alla Madonna, dove era venerato un quadro raffigurante la Madonna assieme a San Francesco di Paola. Tuttavia, nel 1746, un cambiamento significativo arricchì la tradizione: i fedeli acquistarono una statua della Madonna e, ottenuto il permesso dal Vescovo, iniziarono a organizzare una processione che si snodava per le vie del borgo ogni seconda domenica di ottobre, decisione che dal 1752 venne modificata spostando l’evento alla terza domenica di settembre. Questa evoluzione nella pratica devozionale rifletteva un bisogno profondo della comunità di Zafferana Etnea di sentirsi protetta nei momenti di difficoltà, affidandosi alla “Provvidenza Divina” per fronteggiare le avversità, sia spirituali che fisiche. La scelta di venerare la Madonna sotto il titolo “della Provvidenza” rispecchiava la realtà di una terra frequentemente scossa da terremoti e minacciata dalle eruzioni vulcaniche delle vicine pendici dell’Etna. Così, nel corso del XVIII secolo, la devozione per la Madonna della Provvidenza si radicò profondamente tra i contadini, i carbonai e gli artigiani locali, un sentimento che trovò espressione nella dedicazione della chiesa, originariamente una modesta cappella di campagna. Il culto acquisì un’ulteriore intensità nel 1792, quando si verificò un evento considerato miracoloso: la statua della Madonna, portata in processione, avrebbe fermato l’avanzata delle lave durante un’eruzione dell’Etna. In ricordo di questo miracolo, nel 1861 fu eretto un monumentale altare sul luogo dell’evento, dove ancora oggi è custodita la statua originale. Successivamente, nel XIX secolo, fu realizzata una nuova statua in legno, specificatamente per le processioni, e la data dei festeggiamenti fu spostata alla seconda domenica di agosto per permettere ai molti emigrati di partecipare al rituale durante il loro ritorno estivo.
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Durante l’anno, la statua viene custodita in una nicchia protetta da una porta in legno finemente intagliata e adornata con effigi mariane, simbolo dell’importanza continua della Madonna della Provvidenza per la comunità di Zafferana Etnea. Questa tradizione non solo perpetua un’eredità di fede e protezione ma celebra anche la resilienza e l’identità di un popolo profondamente legato alla sua terra e alle sue tradizioni. La Chiesa di Santa Maria della Provvidenza, cuore spirituale del paese, ha una storia altrettanto movimentata. Iniziata nel 1731, fu gravemente danneggiata da un terremoto nel 1818, ma fu prontamente ricostruita e completata nel 1837, diventando un simbolo di resilienza comunitaria. L’interno della chiesa è ornato da splendidi altari in marmo e da opere d’arte significative. Nella parte terminale della navata destra della chiesa si erge la cappella dedicata a Maria SS. della Provvidenza. Al suo interno, si trova un magnifico altare realizzato in marmo policromo, che fa da cornice al quadro venerato della Madonna. Quest’opera d’arte, dipinta nel 1838 dal celebre artista Giuseppe Rapisarda, rappresenta un punto focale di grande valore spirituale e artistico all’interno del luogo di culto.
La Festa Patronale di Zafferana Etnea
La Festa Patronale di Zafferana Etnea inizia a luglio e culmina il mese successivo quando, il sabato precedente la seconda domenica di agosto, viene celebrata una messa serale seguita da un corteo a cui partecipano le autorità civili e religiose. La processione si dirige verso l’altare monumentale eretto nel luogo del miracolo del 1792, dove si svolge la cerimonia dell’offerta della cera da parte del sindaco. Al rientro in chiesa, si svolge il momento toccante della “svelata” del simulacro, un rituale che suscita profonda emozione tra i fedeli. La domenica, fulcro delle celebrazioni, è dedicata alla festa liturgica con un solenne pontificale celebrato sul sagrato della Chiesa Madre. Le vie del centro e dei quartieri si animano con la musica delle bande che, a mezzogiorno, suonano nella piazza principale. Il lunedì, dopo la Santa Messa serale, si svolge la processione della statua su un pregevole fercolo ligneo attraverso le vie della città, inclusi i quartieri periferici. Questo corteo è accompagnato dal suono delle campane, dalla musica della banda e da spettacoli pirotecnici.
La serata si conclude con un’imponente dimostrazione di fuochi d’artificio, segnando la fine delle festività. La statua della Madonna, dopo il rientro, rimane esposta nella chiesa per la venerazione dei fedeli per tutta la settimana successiva, mantenendo vivo il legame spirituale fino alla prossima celebrazione annuale.
La Festa di Santa Maria della Provvidenza a Zafferana Etnea non è solo una semplice dimostrazione di fede, ma anche un momento di coesione per la comunità intera, un’occasione per rafforzare i legami culturali e storici e celebrare la protezione continua della loro Celeste Patrona.
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