La Festa di Santo Stefano di Aci Bonaccorsi, la svelata, il Solenne Pontificale e la processione per vie del centro con il pregevole simulacro e la reliquia del Santo. La festa liturgica del 26 dicembre e la grande festa estiva del 3 agosto, nel giorno in cui si ricorda il ritrovamento del corpo del Santo. Le storiche cantate e il Festival nazionale dei fuochi d’artificio.
La Festa di Santo Stefano di Aci Bonaccorsi
La Festa di Santo Stefano di Aci Bonaccorsi è l’evento principale della cittadina etnea, che sorge sulle pendici sud-orientali del vulcano e viene celebrata due volte l’anno. Santo Stefano Protomartire è patrono di Aci Bonaccorsi dal XVI secolo, epoca in cui il culto del Santo fu introdotto da una famiglia proveniente dalla Calabria e nel quartiere Pauloti al Santo venne pure dedicata una chiesa, poi consacrata alla Madonna delle Grazie. Un tempietto molto più antico dedicato a Santo Stefano, di cui oggi rimangono dei ruderi, sorgeva nei pressi della chiesa di Dagala di Santa Venerina, in contrada San Michele, ed era probabilmente esistente già nel VI secolo. Si trattava di una costruzione a cella trichora e preceduta da un nartece e tre absidi con apertura a bifora, che fu distrutta dalla lava durante un’eruzione del 1284.
Da alcuni documenti si è appreso che già nel Cinquecento i bonaccorsesi celebravano il loro Patrono in occasione del suo giorno liturgico. In seguito, la statua cinquecentesca di Santo Stefano fu spostata dalla chiesa dei Pauloti alla chiesa Madre di Aci Bonaccorsi, sotto il titolo di Santa Maria dell’Indirizzo, dove ancora oggi si trova custodita. Il simulacro rappresenta il santo giovanetto vestito con dalmatica e con in mano la palma e le pietre del martirio. Qui si trovano anche la pregevole tela raffigurante la lapidazione di Santo Stefano, realizzata nel XVII dal pittore acese Giacinto Platania, e il braccio reliquiario in argento cesellato, che il giorno solenne viene portato in processione assieme al simulacro.
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La Festa Patronale estiva di Aci Bonaccorsi
Uno dei momenti più emozionanti della festa patronale di Aci Bonaccorsi, è la cantata popolare, cioè l’inno diviso in tre parti che viene cantato sul sagrato della chiesa in onore del santo. Tutti gli anni nella grande festa estiva va in scena la riedizione storica degli antichi di inni a Santo Stefano, eseguiti dai cantori dei quartieri Battiati e Piazza, che ha luogo la sera della vigilia del giorno solenne. Subito dopo ha inizio il tradizionale Festival nazionale dei fuochi d’artificio, a cui prendono parte i maestri fuochisti più importanti, e consiste in una sorta di gara pirotecnica tra i quartieri Battiati e Piazza.
Il giorno successivo, il 3 agosto, ricorre la commemorazione del ritrovamento del corpo di Santo Stefano, e le celebrazioni hanno inizio con la svelata e la traslazione del simulacro all’altare maggiore. Nel tardo pomeriggio si svolge la spettacolare uscita del Santo Patrono dalla chiesa Madre, che sarà condotto in processione per le vie cittadine. Alle 22,00 in punto avviene la tradizionale trasuta à chiazza, un suggestivo spettacolo dell’ingresso del fercolo nella piazza tirato a corsa dai devoti, tra gli evviva al Patrono da parte dei fedeli ed un’esplosione di luci e colori.
Le celebrazioni del 26 dicembre, giorno della festa liturgica, sono annunciate la mattina dallo scampanio delle chiese e dallo sparo di mortaretti, a cui segue la sfilata per le vie del centro della banda musicale. La processione si muoverà nel pomeriggio, al termine della messa solenne, e vi prende parte tutta la comunità assieme alle Confraternite, alle autorità religiose, civili e militari. Lungo il suo percorso farà tappa nei quartieri Battiati e Piazza dove i due partiti del paese, omaggiano il santo con il tradizionale spettacolo pirotecnico.
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