La Festa di Santa Lucia a Savoca, le funzioni religiose, la fiaccolata lungo le vie del borgo, la distribuzione dei tradizionali panini di Santa Lucia, la festa di agosto con la novena, il triduo, l’esposizione del simulacro e la solenne processione con la confraternita, i devoti e le autorità. La sacra rappresentazione in costumi d’epoca del martirio di Santa Lucia della seconda domenica d’agosto e u diavulazzu.
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La Festa di Santa Lucia di Savoca
Il 13 dicembre si celebra Santa Lucia ed a Savoca si ricorda la vergine siracusana con solenni funzioni religiose. Il culto di Santa Lucia è molto diffuso nell’isola dove il popolo la venera come la protettrice della vista, ed è parecchio sentito a Savoca, essendo la martire siracusana la Patrona della comunità. Il culto di Santa Lucia a Savoca è molto antico e secondo alcune fonti, fu introdotto, dagli Spagnoli. Di certo c’è che la devozione a Santa Lucia a Savoca è legata alla fondazione del convento dei domenicani e l’annessa antica chiesa di Santa Lucia, avvenuta nel XV secolo, entrambi crollati nel 1880. Il suo simulacro oggi si trova custodito presso la chiesa di San Nicolò, che è conosciuta anche come chiesa di Santa Lucia. Si tratta di un prezioso simulacro argenteo realizzato nel 1666 da un ignoto argentiere messinese. La chiesa di San Nicolò e Santa Lucia è molto antica, e rappresenta l’edificio di culto più famoso di questo pittoresco borgo tra i più belli della costa ionica. E’ stato realizzato nel XIII su un massiccio spuntone di roccia, in una posizione panoramica, affiancato da una elegante torre campanaria merlata.
La festa di Santa Lucia di dicembre a Savoca segue un programma prettamente religioso ed è preceduta dalla tradizionale novena in chiesa Madre. Il 13 dicembre è il giorno solenne, e nella chiesa di Santa Lucia per tutta la giornata si susseguono le celebrazioni eucaristiche al termine delle quali ai fedeli vengono distribuiti i panini di Santa Lucia. Nel pomeriggio è prevista anche la tradizionale fiaccolata lungo le vie del borgo, con partenza dall’icona Scopelliti-Papaleo.
La festa patronale di Santa Lucia a Savoca
La festa patronale di Santa Lucia a Savoca vera e propria si svolge ad agosto ed è organizzata dall’omonima confraternita, le cui origini risalgono al Seicento. E’ una festa molto bella che tutti gli anni, la seconda domenica di agosto, richiama tantissimi devoti e turisti, che giungono sin qui per assistere anche alla secolare rappresentazione dedicata alla martire siracusana, che coinvolge l’intera comunità savocese.
Per le vie del paese si snoda una particolare processione dove i personaggi interpretano il martirio della Santa che, rifiutandosi di sposare il suo pretendente perché sposata a Cristo in quanto aveva fatto voto di castità, fu condotta in un luogo di prostituzione per farle perdere la verginità. Santa Lucia durante il tragitto divenne pesante e fu difficile trascinarla. I soldati utilizzarono persino dei tori nell’intento di riuscire a smuoverla, ma non ci riuscirono. Per cui fu ordinato di cavarle gli occhi, che poi miracolosamente comparivano di nuovo. Per questo S. Lucia è riconosciuta come la Santa protettrice della vista.
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La rappresentazione scenica ha come protagonista una bambina originaria, come tradizione vuole, di Savoca che impersona la Santa ed è chiamata la Lucia e che, sulle spalle di un uomo, percorre le vie del paese restando immobile per tutto il tragitto, anche quando i soldati romani, detti “giudei”, provano a trascinarla con i buoi tirando la fune alla quale è legata. Alla fine la santa riesce a liberarsi con i buoi che fuggono per i vicoli del paese. Un altro personaggio tipico del corteo è il cosiddetto diavulazzu o u Virseriu, che corre e saltella di qua e di là, agitando la sua furcedda (forcone) per spaventare la folla. E’ un uomo vestito di rosso che sul viso porta un’antica maschera lignea, che fa già la sua comparsa per le vie del centro il pomeriggio della vigilia di festa, accompagnato dalla banda musicale, e la sua uscita precede la tradizionale consegna della palma alla Lucia. La sera della domenica di festa, al termine della rappresentazione e della solenne celebrazione eucaristica, una suggestiva processione si muove dalla Chiesa di Santa Lucia per accompagnare il simulacro argenteo della vergine e martire siracusana per le vie dell’antico borgo, sulle note della banda musicale.
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