Festa di San Sebastiano – Mongiuffi Melia

La Festa di San Sebastiano di Mongiuffi Melia, la novena, il corteo alla chiesa di San Sebastiano, la discesa del fercolo, la distribuzione delle frecce benedette, la processione e la riposizione dell’immagine del Santo Patrono di Melia.

La Festa patronale di Melia

Il 20 gennaio di ogni anno San Sebastiano viene celebrato anche a Mongiuffi Melia, piccolo centro collinare del messinese, e la vara con sopra il santo viene uscita dalla chiesetta dedicata in suo onore, per essere condotta per le vie di Melia. Le celebrazioni religiose in onore del Patrono sono annunciate il 10 gennaio dal suono a festa delle campane e dai colpi di mortaio. E’ l’inizio della Novena che prepara i fedeli alla festa.
Il Santo Bimartire è patrono di Melia dal XVI secolo e per la precisione sin dall’anno 1570, come dimostra una vecchia campana fusa a Messina apud Saija. Allo stesso anno si fa quindi risalire la fondazione della Chiesa di San Sebastiano che sorge nell’omonima piazza, all’interno della quale si venera la statua del Santo Patrono di Melia risalente alla prima metà del XVII secolo. La Chiesa di San Sebastiano si trova attigua al Palazzo del Marchesato realizzato nel 1640, con il quale era messa in comunicazione da una passerella di legno, che consentiva al marchese di raggiungere la cantoria per assistere alla celebrazione della Messa. Il paese divenne Marchesato nell’anno precedente, quando Giuseppe Barrile, Senatore della citta di Messina, acquistò il titolo di Marchese di Mongiuffi e Barone di Melia.
All’interno della chiesa di San Sebastiano, che fu cappella privata dei Marchesi, si trova l’altare di San Giuseppe in pietra di Taormina, che Giuseppe Barrile fece realizzare in onore del padre. Ed è in questa chiesa che il pomeriggio della vigilia di festa, i fedeli assistono alla discesa meccanica del fercolo di San Sebastiano che poi sarà traslato nella Chiesa di San Nicolò di Bari per le celebrazioni religiose, la Santa Messa e il canto del “Lauru”, al termine delle quali viene acceso il tradizionale pagghiaru sul sagrato della chiesa.
Il giorno successivo, alle 5,30 in punto, i fedeli si ritrovano di nuovo in chiesa per il tradizionale canto dell’Officio, l’antica preghiera mista di latino e siciliano. In mattinata si celebra la Santa Messa e il simulacro di San Sebastiano viene condotto in processione per le vie del paese e, giunto in piazza San Sebastiano, il parroco procede con la benedizione e la distribuzione delle “frecce” di pane, in ricordo del martirio del Santo. Durante la festa liturgica vengono infatti distribuite delle frecce fatte con la pasta del pane e cotte nel forno a legna, che vengono benedette per ricordare come il Santo abbia dedicato la sua vita a Dio. Nel pomeriggio, al calar della sera, l’immagine del Santo Patrono di Melia sarà riportato in processione sino alla sua chiesa per essere deposto di nuovo nella nicchia, a chiusura dei festeggiamenti.

© Riproduzione riservata



A breve pubblicheremo il Programma 2025 Festa di San Sebastiano di Mongiuffi Melia

Translate »
error: Contenuto Riservato.