Le celebrazioni in onore di San Sebastiano di Agira si svolgono nella chiesa di Santa Margherita e sono seguite da tutta la comunità agirina che si raccoglie in preghiera e prendere parte alle funzioni religiose. Il culto di San Sebastiano ad Agira ha origini molto antiche. In epoca bizantina, sul luogo dove oggi sorge la chiesa di Santa Margherita, ne esisteva una dedicata a Santa Sofia con una piccola cappella consacrata a San Sebastiano. La chiesa di Santa Margherita nella configurazione attuale fu edificata solo nel 1215 e al tempo di Federico II venne dedicata a San Sebastiano.
E’ considerata la più grande chiesa della diocesi di Nicosia e nel Settecento è stata sottoposta a nuovi interventi di restauro, in seguito ai danni subiti con il sisma del 1693. Alla sua ricostruzione presero parte alcuni tra i più importanti architetti siciliani del tempo, tra cui Giovanni Battista Vaccarini che si occupò della realizzazione del transetto e delle absidi, e Stefano Ittar a cui si deve la progettazione della cupola. Ancora oggi all’interno della chiesa si possono ammirare una tela ed un Busto reliquiario d’argento di San Sebastiano.
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La Festa di San Sebastiano di Agira
Nel giorno della Festa di San Sebastiano di Agira il Busto reliquiario viene esposto alla venerazione dei fedeli soltanto in occasione della festa liturgica del mese di gennaio, annunciata di buon mattino dal suono a festa delle campane. San Sebastiano è considerato il protettore del corpo della Polizia Municipale che nel giorno di festa gli rende un omaggio floreale e prende parte alle solenni celebrazioni liturgiche assieme alle Autorità civili e militari.
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