La festa di San Nicola a Cammarata, le origini del culto, la chiesa Madre intitolata al Santo, le celebrazioni patronali, l’omaggio floreale, la messa solenne e la processione per le vie del quartiere. La scinnuta dell’Immacolata e la festa dell’8 Dicembre.
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La Festa Patronale di Cammarata
La festa patronale di Cammarata si svolge il 6 dicembre di ogni anno con una suggestiva processione serale del simulacro che attraversa le strade del quartiere di questo pittoresco paesino dei monti Sicani. La ricorrenza è molto sentita da tutta la comunità che con grande devozione prende parte alle funzioni religiose che si svolgono nella Chiesa Madre. Quest’ultima è dedicata proprio a San Nicolò di Bari e al suo interno conserva la sua cappella, e tra due dipinti che raffigurano i miracoli del Santo, fa bella mostra di sé il mezzo busto ligneo dorato del Vescovo di Mira che racchiude in petto una reliquia. La reliquia del corpo di San Nicola giunse a Cammarata per opera della contessa Lucia, parente del Gran Conte Ruggero, e la stessa fece realizzare un braccio d’argento per custodirla. Alla nobile è attribuita anche la fondazione dell’antica chiesa Madre dedicata a San Nicola di Bari, il cui culto in questo territorio è quindi molto antico. Le origini del feudo di Cammarata risalgono infatti all’inizio della dominazione normanna. Nel 1087 Ruggero I d’Altavilla, dopo aver cacciato i saraceni concedette il contado di Cammarata in feudo alla sua congiunta Lucia, di cui Vito Amico scrive che fu una donna nobilissima. Si racconta che fu l’arcivescovo di Bari, giunto in paese in visita a sua nipote, la contessa Lucia, a portare in dono la reliquia del corpo di San Nicola. Nel 1624 un incendio distrusse la chiesa ma la reliquia fu recuperata e dagli inizi del ‘700 si trova incastonata nel mezzo busto ligneo raffigurante il santo in atto benedicente, che il giorno di festa viene portato in processione.
La festa di San Nicola a Cammarata ha inizio con la messa del mattino. Fino agli anni Sessanta, nei nove mercoledì che precedevano la festa, in Chiesa Madre si cantava un inno in lingua siciliana di un antico manoscritto della fine del Settecento, che narrava versi poetici della vita del Santo. Nel pomeriggio si svolge il tradizionale omaggio floreale a San Nicola da parte del Sindaco e della cittadinanza intera. Il corteo si muove da Palazzo Trajna per raggiungere la chiesa Madre dove poi sarà celebrata la Messa Solenne. Subito dopo una suggestiva processione di fedeli, di tutte le confraternite e dei comitati religiosi, accompagnerà il santo per alcune vie del centro storico. Terminata la processione di San Nicolò iniziano i festeggiamenti dell’Immacolata e quindi, come si usa dire a Cammarata, “Acchiana Cola, Scinni Maria”. Dopo aver salito il simulacro del Santo Patrono nella sua nicchia, viene infatti scesa la statua della Vergine Maria.
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La Festa dell’Immacolata a Cammarata
La festa di San Nicola a Cammarata è legata a quella per l’Immacolata, e così prima della novena viene allestito il tosello dove saranno collocate le statue di San Nicola e dell’Immacolata e, a conclusione delle celebrazioni patronali, si procede alla “Scinnuta” della Immacolata. Il suo simulacro viene portato in processione per le navate fino a raggiungere il sagrato, cantando alcune strofe dell’antica coroncina, mentre la banda musicale intona la tradizionale Ninnaredda, per poi essere collocato sull’altare per i festeggiamenti dei giorni successivi.
L’8 dicembre si festeggia l’Immacolata e a Cammarata alle prime luci dell’alba dalla chiesa di Santa Maria si svolge un pellegrinaggio fino alla chiesa Madre, dove si celebrerà la messa dell’aurora e, all’arrivo la banda musicale intona la “Ninnaredda”. Le celebrazioni in onore dell’Immacolata a Cammarata culminano con la processione del simulacro che attraverserà le vie del centro per raggiungere la chiesa di San Vito, dove rimarrà fino alla domenica successiva, quando un’altra processione, riaccompagnerà l’Immacolata presso la chiesa Madre, per la celebrazione della messa a conclusione dei festeggiamenti.
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