Nel mese di Aprile a Modica si svolge la festa patronale in onore di San Giorgio, il cui culto affonda le sue origini nel passato. La tradizione popolare narra di quando il giovane soldato Giorgio uccise il drago che tormentava una principessa, che era stata offerta in sacrificio proprio per tenere lontano il mostro dalla città libica di Selem. Nell’iconografia cristiana infatti il Santo è sempre raffigurato a cavallo assieme al drago, alla principessa e al vessillo crociato.
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La Festa di San Giorgio a Modica
La devozione a San Giorgio è presente nella Contea di Modica dal lontano 1063, anno in cui il Conte Ruggero vinse i musulmani nella battaglia di Cerami, dopo che in sogno gli apparve il glorioso martire. Il Santo venne così proclamato Patrono di Modica e lo fu sino al giugno del 1884, quando il Sommo Pontefice Leone XIII decretò che San Giorgio fosse il Patrono Principale e San Pietro Equo Patrono. I festeggiamenti in suo onore iniziarono a celebrarsi dal XII secolo. A quell’epoca è attestata anche l’esistenza del Duomo di Modica dedicato al Santo martire come dimostra una bolla pontificia in cui è riportato che la chiesa, che secondo la tradizione fu fondata dal conte Ruggero, nel 1150 fu posta sotto la tutela del Monastero di Mileto in Calabria. Al suo interno, oltre al simulacro del Santo Cavaliere, si trova il grande Polittico attribuito a Bernardino Niger, dove è anche raffigurato San Giorgio a cavallo, che uccide il drago simbolo del male.
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La Festa di San Giorgio di Modica
Il momento più suggestivo della Festa di San Giorgio di Modica è rappresentato dalla processione che si snoda per le vie del centro abitato, sia nella parte alta che in quella bassa, dopo che il simulacro esce dalla chiesa accolto dalla gente in festa, da una raffica di volantini colorati e dai fuochi d’artificio. Il simulacro che viene portato a spalla dai cosiddetti Sangiorgiari, è attribuito ad un artista napoletano e risale al 1860. Prima di allora veniva invece portata in processione l’urna reliquaria. I Sangiorgiari lungo il tragitto, procedono a passo veloce e a tratti anche correndo, simulando così l’andatura a galoppo. In serata, il simulacro fa rientro nella sua chiesa, trasportato di corsa e, per tradizione, viene fatto girare più volte tra le navate, per poi essere riposto nel transetto, usanza che risale al periodo borbonico. A quel tempo infatti furono vietate le manifestazioni esterne, per cui la processione si svolgeva all’interno della chiesa.
A Modica la processione si svolge il 23 aprile ma le celebrazioni cominciano il giorno della vigilia con l’uscita dalla chiesa della riproduzione ridotta della statua di San Giorgio, portata in processione dai bambini che la faranno “cavalcare” per le strade di Modica Alta. Quest’anno la festa esterna si svolgerà Domenica 28 aprile.
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