La prima domenica di luglio di ogni anno, a Caltavuturo si festeggia San Calogero Eremita. Molti paesi siciliani dedicano festeggiamenti al “Santo nero” in vari momenti dell’anno, e quella di Caltavuturo richiama numerosi fedeli da ogni parte della provincia palermitana.
La Festa di San Calogero Eremita di Caltavuturo
Le celebrazioni per la festa di San Calogero a Caltavuturo si svolgono come di consueto nella chiesa dell’Immacolata e culminano con la processione per le vie cittadine del simulacro del Santo nero e delle reliquie. La giornata di festa è annunciata dagli spari di cannone. Cominciano così le celebrazioni delle Sante Messe che si susseguono durante tutta la mattinata, al termine delle quali sfila per il centro cittadino la banda musicale.
La Festa di San Calogero Eremita di Caltavuturo un tempo veniva celebrata il 18 giugno, giorno della ricorrenza della morte del Santo, e nei giorni di festa le donne del paese erano solite preparare, come devozione al Santo che aveva anche la fama di guaritore, il pane dalle forme più svariate, raffiguranti perlopiù quelle parti del corpo (purmusioni) per cui si auspicava la salute. Questa antica tradizione è stata ripresa dalla Confraternita di San Calogero ed ancora oggi, il sabato che precede la processione, si svolge la distribuzione del pane votivo. Numerosi fedeli, provenienti anche dai paesi vicini, compiono il tradizionale “viaggio” con le “offerte” a San Calogero. Giungono infatti nella chiesa dell’Immacolata recando con sé delle ceste ricolme di pane a forma di pupu e pupidda (bambino e bambina), tistuzza (testa), amma (gamba), pedi (piede), manu (mano), cori (cuore), ucchizzu (occhio), preparati in casa utilizzando il lievito naturale e lo zucchero al posto del sale. Il pane viene disposto su un grande tavolo nei pressi dell’altare, per essere benedetto dal parroco al termine della Santa Messa e distribuito a tutti i presenti.
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