La festa di San Biagio di Comiso ha origini molto antiche e si celebra il 3 febbraio e nel mese di luglio di ogni anno con la solenne processione del simulacro e la tradizionale benedizione della gola. A San Biagio Vescovo e Martire a Comiso è consacrata una chiesa che è stata edificata sulle rovine di un preesistente edificio di culto risalente tra il III-IV secolo.
La Festa di San Biagio a Comiso
Quella in onore di San Biagio a Comiso rappresenta la festa patronale e vede la partecipazione di tutti i comisani che con grande devozione prendono parte alle celebrazioni religiose. San Biagio a Comiso viene celebrato il 3 febbraio, giorno della festa liturgica, e la seconda domenica di luglio con la grande festa esterna.
San Biagio è patrono di Comiso sin dal VII secolo ma in questo territorio il Santo Vescovo e Martire si venerava ancor prima e il suo culto era legato alla chiesetta esistente nell’antichità nel casale di Comicio, che nel IV secolo fu dedicata a San Biagio. La chiesa risulta ancora esistente nel 1693, quando il Val di Noto e il Val Demone furono colpiti da un terribile terremoto a causa del quale parte dell’edificio andò distrutto. Sulle sue rovine fu così edificata l’attuale Chiesa di San Biagio che ancora oggi fa da cornice ai festeggiamenti patronali. E’ difatti qui che si trova il seicentesco simulacro di San Biagio portato in processione durante le celebrazioni del mese di luglio. Splendidi affreschi raffiguranti la vita del Santo del pittore Gaetano Di Stefano di Chiaramonte e del comisano Giuseppe La Leta sono invece posti a decoro della volta della navata.
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La festa di San Biagio a Comiso viene celebrata anche a gennaio per ringraziare il Santo per aver salvato gran parte della cittadinanza dal sisma. In ricordo delle vittime del disastroso terremoto dell’11 gennaio 1693, il 7 gennaio di ogni anno la statua del Santo Protettore viene traslata nella Chiesa Madre e si espone il SS. Sacramento. Viene quindi celebrato il Solenne Quarantore e l’11 gennaio alle ore 15 circa, durante i Vespri solenni, con l’organo si simula il tremito della terra causato dal terremoto. Subito dopo con il canto del Te Deum si ringrazia Dio Padre affinché, per intercessione del Patrono, protegga sempre la comunità. Al termine la statua di San Biagio viene riportata nella propria chiesa in attesa della festa liturgica del 3 febbraio che commemora il Martirio di San Biagio, giorno in cui le Sante Messe si susseguono ininterrottamente a cominciare dalla mattina ed ogni celebrazione si concluderà con la tradizionale benedizione della gola impartita ai fedeli con due candele incrociate sulla parte anteriore del collo. La festa liturgica è preceduta da un triduo di preparazione che inizia il 31 gennaio.
Nei giorni della festa patronale di Comiso di luglio, oltre che prendere parte alla solenne processione del simulacro per le vie del centro, si potrà assistere alla tradizionale raccolta del frumento con i carretti siciliani e alla vendita all’asta del pane e dell’uva benedetti, della sera della vigilia. Le celebrazioni culminano la seconda domenica di luglio con la processione del fercolo su cui viene posto il simulacro del Santo Patrono che sarà condotto a spalla dai portatori lungo il tradizionale percorso.
L’11 gennaio San Biagio a Comiso viene portato in processione per le vie del centro abitato in occasione della Solennità della dedicazione della Chiesa Madre e della commemorazione del terremoto del 1693.
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