L’8 settembre ad Altavilla Milicia si celebra la Madonna della Milicia, Patrona della città, con una festa molto particolare e tra le più antiche della Sicilia Occidentale. Lo stesso Pitrè nel 1890, in “Feste Patronali in Sicilia” scrisse: “Chi non vide tanti devoti avviarsi per questa collina nella vigilia della festa non vide mai cosa più pittoresca, più commovente. A piedi, a cavallo, sopra carrette, in carrozza, su sciarrapò, per ferrovia, su barche… giungono ad ogni ora, ad ogni istante, di continuo devoti e devoti…”. Ancora oggi, nei giorni di festa, al santuario giungono migliaia di fedeli provenienti da ogni parte dell’isola, molti dei quali con le torce accese, dopo aver percorso a piedi scalzi la strada che dalla stazione ferroviaria locale conduce al luogo religioso.
La Festa della Madonna della Milicia
L’arrivo in città del quadro della Madonna della Milicia, custodito presso il Santuario, è legato a diverse ipotesi, tra storia e leggenda. Si narra che un giorno imprecisato, prima del Seicento, una nave corsara rimase bloccata al largo di Capo Zafferano per via del mare in tempesta. I pirati attribuirono la sventura al dipinto che avevano razziato in una delle loro scorribande, e così decisero di gettarlo fra le onde. Il mare improvvisamente si calmò, depositando il quadro sulla spiaggia. Alcuni contadini milicioti lo raccolsero e lo caricarono su un carro trainato da buoi, seguendolo fino al luogo dove gli animali si fermarono. Lì venne eretta una cappella e fu costruito il santuario, una costruzione a croce latina. Da un documento storico si apprende invece che il 15 luglio 1636 i pirati approdarono sulle coste della Milicia, razziandone il territorio e oltraggiando la sacra immagine della Madonna lì custodita. Appresa la notizia, i palermitani sospesero i festeggiamenti in onore della santuzza, ed accorsero in aiuto dei milicioti, riuscendo a cacciare i turchi. Fu così che l’8 settembre, in occasione della festa della Madonna della Milicia, i palermitani presero parte attiva alla processione, portando a spalla assieme ai milicioti la vara con il quadro della Vergine Maria che, al suo rientro in chiesa, venne rivolto verso il capoluogo siciliano, in segno di protezione.
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Uno dei momenti più suggestivi della Festa della Madonna della Milicia è quando il carro trionfale con la sacra immagine, trainato dai buoi, percorre le vie principale del paese illuminate a festa, tra folle di fedeli e devoti. Si tratta di un antico carro, alto circa 16 metri, che riproduce le tipologie “a candelone” dei carri trionfali ottocenteschi, che venivano realizzati a Palermo in onore della santuzza.
Il giorno di festa, dopo la celebrazione della Messa Solenne, i fedeli sciolgono il voto e recano in processione cere, torce e parti del corpo riprodotte in cera, a grandezza naturale, bambinelli e oggetti in argento, nella cosiddetta “condotta dei doni” della promessa alla Madonna. Nel pomeriggio invece l’immagine sacra, portata a spalla dai confrati, percorre le vie del paese e durante il tragitto, una coppia di bambine, vestite da angioletti, volano sospese nel vuoto legate ad una corda, recitando antiche lodi a Maria.
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