Benvenuti nella perla nera del Mediterraneo. Situata a 36 miglia da Palermo, Ustica è la più antica isola vulcanica di Sicilia, essendo nata oltre mezzo milione di anni fa, ben prima delle Eolie. L’escursione di Ustica può cominciare dalla piccola baia che ospita il porticciolo, caratterizzata da un susseguirsi di case basse e colorate disposte a mo’ di anfiteatro. Giunti sul posto si rimane ammaliati alla vista di questa splendida isola. Sarà per il colore nero che le attribuisce la lava (Ustica infatti viene dal latino ustum, “bruciato”). Sarà per le bellissime grotte, anfratti, cale e calette. Sarà perché le zone collinari e i rilievi le fanno assumere il profilo di una tartaruga adagiata nell’azzurro intenso del mare.
Consigli su cosa vedere ad Ustica
Le origini di Ustica si perdono nella notte dei tempi e i ritrovamenti di reperti dell’età preistorica del villaggio dei Faraglioni e in località Omo Morto, ne sono testimonianza. Tante le popolazioni che si soffermarono qui, dai Fenici ai Romani, passando per i Greci ed i Cartaginesi. Bisognerà tuttavia attendere la venuta dei Borboni per assistere alla colonizzazione dell’isola che, per difenderla dalle incursioni dei pirati, fecero innalzare la fortezza della Falconiera e le torri di Santa Maria, oggi sede del Museo archeologico, e dello Spalmatore.
Il piccolo centro abitato si sviluppa attraverso un dedalo di stradine e scalinate attorno alla piazzetta principale dove si erge la chiesa Madre. Nelle vicinanze è tutto un alternarsi di botteghe artigiane di souvenir e di prodotti tipici locali, come le famose lenticchie di Ustica presidio Slow Food che crescono sul terreno lavico e sono di dimensioni molto ridotte. E non mancano i ristoranti e le trattorie dove poter mangiare deliziosi piatti a base di pesce e dalle cui terrazze è possibile godere il panorama sul mare.
“Ustica è molto più graziosa di quanto appaia dalle cartoline illustrate che ti invierò: è una cittadina di tipo saraceno, pittoresca e piena di colore” così, in una lettera indirizzata alla cognata Tatiana del dicembre del 1926, scriveva Gramsci confinato sull’isola dal regima fascista insieme ad altri esponenti politici.
Ustica è apprezzata soprattutto per il suo meraviglioso mare, tant’è che è meta preferita dei sub e degli amanti dei fondali sottomarini, che qui sono attratti anche dai suggestivi itinerari di sea-watching. Non a caso in questo splendido paradiso sommerso, ricco di flora e fauna di sconvolgente bellezza, è stata istituita nel 1986 la prima riserva marina del nostro Paese, ed ancora prima, nel 1984, l’Accademia internazionale di scienze e tecniche subacquee.
Al largo del faro di Punta Gavazzi, sotto il mare, ad una profondità di almeno una quindicina di metri, si possono ammirare resti di ancore ed anfore di epoca romana. E si può godere dello splendido spettacolo che regalano i fondali marini anche da una barca con il fondo trasparente.
Da non perdere è il periplo dell’isola che, con i suoi poco più di 8 km quadrati di superficie, è davvero molto piccola e si gira in poche ore. Così avrete modo di ammirare le splendide grotte che ne puntellano la costa rocciosa, con le loro pareti variopinte, che prendono il nome di Azzurra, di Pastizza e delle Barche. Un tour prezioso in un’isola che splende più un diamante.
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