Il Castello di Licodia Eubea sorge sulla collina che sovrasta il paese e prende il nome dalla famiglia che lo ebbe in proprietà alla fine del Trecento e che per molti anni governò il vasto territorio di Licodia Eubea: i Santapau di origine catalana.
L’abate Fazello ne “Le due teche dell’Historia di Sicilia” del 1573 del castello scrisse: «Sei miglia lunge di poi, si trova il castel di Licodia, di nome Saracino, posto sopra una rupe erta e scoscesa, al qual è stato dato al mio tempo da Ferdinando Cattolico Re di Spagna e di Sicilia, il titolo del Marchesato, dove si vedono meravigliose reliquie, e bellissime anticaglie, benché per la maggior parte, elle siano sepolte, ricoperte d’erbacce, e di siepi, le quali, senza dubbio alcuno, son di qualche nobil città a me incognita».
Castello di Licodia Eubea: storia
Le origini del castello Santapau risalgono a molto tempo prima. La tipologia delle mura e la tecnica costruttiva della galleria scavata sotto l’edificio, realizzata con mattoni di argilla cotti alla maniera dell’architettura tardo romana, fanno supporre che la costruzione risalga all’epoca bizantina e che sotto gli Arabi venne rasa al suolo. Tuttavia il castello assunse il suo aspetto definitivo sotto il regno di Federico II. Fu infatti riedificato intorno al 1269.
Le prime fonti storiche datano il castello di Licodia nel XIII secolo. L’edificio viene infatti menzionato nel 1269 nello “Statum Castrorum Sicilia”, ovvero l’elenco dei Castelli del Regio Demanio. In epoca angioina del Castrum di Licodiae fu nominato amministratore Bertrando Artus a cui succedettero i Filangeri.
Nel 1392 il castello venne concesso dal re Martino il Giovane a Ughetto Santapau, come premio per i servizi prestati, e rimane in possesso della nobile famiglia catalana per oltre due secoli. Successivamente pervenne ai Ruffo di Calabria, grazie al matrimonio tra Camilla Santapau e Muzio Ruffo avvenuto nel 1615, che ne rimasero proprietari sino all’abolizione del feudalesimo. Ma già a quel tempo del castello restavano pochi ruderi. Nel gennaio del 1693 la Sicilia orientale venne infatti colpita da un violento sisma che rase a suolo chiese, palazzi ed intere città e distrusse completamente il castello di Licodia, lasciando in piedi poche torri, alcuni muri interni e i sotterranei.
Una testimonianza scritta dello stato in cui nell’Ottocento versava il castello Santapau, la fornisce lo storico Vito Amico nel “Dizionario topografico della Sicilia” che descrive Licodia Eubea «Una insigne rocca munitissima, custodita dalle regie truppe al tempo dei Francesi, dominava tutto il paese verso maestro; or devastata da un terremoto nel 1693 non presenta che grandi ammirevoli ruine ».
Il Castello Santapau di Licodia Eubea: architettura
Il castello medievale di Licodia Eubea sorgeva su un’altura dalla quale era possibile controllare una grande area territoriale. Era una roccaforte difensiva, munita di mura possenti e sei torri cilindriche. II castello di Licodia, adattandosi all’andamento del colle, si sviluppava su pianta irregolare ed un tempo comprendeva una zona residenziale e ambienti sotterranei, tra cui una cisterna. La cinta muraria poggia direttamente sulla roccia ed ancora oggi risulta in parte visibile. Le torri che sorgono sul lato meridionale risultano mancanti della parte superiore. Si accedeva al castello dal versante sud dove ancora oggi si trova l’ingresso principale. Una seconda porta si trovava collocata nella parte ad est.
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Informazioni aggiuntive
- Epoca: XIII secolo
- Ubicazione: Via Santa Pau
- Proprietà: Comune di Licodia Eubea
- Condizioni: Ruderi consolidati