Il Castello di Calatamauro si trova a Contessa Entellina, a circa 5 km dal centro abitato. Sorge sulla sommità di un ripido sperone roccioso, a 756 metri di altezza sul livello del mare, e dall’alto della sua posizione dominava una vasta area pianeggiante punteggiata da antichi mulini.
Il Castello di Contessa Entellina
Le vestigia del castello di Calatamauro sono di epoca medievale. Nel 1154 circa è ricordato da Idrisi come castello di Qal’at Mawru, e qualche anno dopo viene pure menzionato nella jarida di Monreale, ossia il registro dei confini delle terre di Jato donate da Guglielmo II all’Abbazia di S. Maria la Nuova di Monreale. Nel Duecento invece risulta annoverato nell’elenco dei castra exempta di Federico II. Quasi certamente all’epoca il castello di Contessa Entellina fu utilizzato come base dalle truppe imperiali contro i musulmani di Entella. In questo territorio sorgeva infatti l’antica città elima che fu fiorente sino alla prima età imperiale e poi a abbandonata nel Medioevo, in seguito alle deportazioni dei musulmani effettuate da Federico II di Svevia. Nel 1282 il Castello di Contessa Entellina fu scenario di un episodio della guerra del Vespro. Nel Cinquecento risulta già del tutto abbandonato mentre oggi, dell’antica costruzione rimangono pochi ruderi.
Del Castello di Calatamauro ne dà una descrizione generica anche il letterato e storico d’arte francese François Sabatier che nel 1858 così scriveva in una lettera indirizzata a Michele Amari: «Da Corleone andai a Contessa e di lì a Calatamauro che n’è distante 2 miglia sole. La fortezza s’innalza sopra una montagna ertissima, in forma di pane di zucchero e quasi inaccessibile da tutte le parti… Fra le due torri e dopo la seconda… è un’antica porta. Il proprietario del luogo, il barone Mulè mi disse esserne state delle altre, forse esistevano dove mancano le mura».
Castello di Calatamauro
Dell’antica fortezza rimangono pochi elementi costruttivi che consentono una parziale lettura ricostruttiva dell’impianto. Il complesso architettonico del castello di Calatamauro era cinto da doppie mura di notevole spessore, di cui una cerchia era posta a difesa della zona che sorgeva in alto e presenta ancora una feritoia ed una finestra. I muri risultano realizzati con pietre di piccole e medie dimensioni, irregolarmente sbozzate, rinzeppate da frammenti di tegola e legate con malta.
La cinta inferiore del castello di Calatamauro raggiungeva un’altezza di circa 1,80 metri ed era rafforzata dalla presenza di sei torri quadrangolari. Dalla porta di accesso si entrava in un cortile di forma rettangolare, con diversi ambienti presenti sul lato a Nord e Sud. In cima, nell’angolo Sud-Ovest sorge un torrione rettangolare al quale di accedeva da una scala scavata nella roccia. Una grande cisterna sotterranea, costituita da un ambiente con copertura a volte con arco a sesto acuto e rivestimento in malta idraulica, è stata individuata nel caposaldo ad Est. Gli scavi hanno consentito di portare alla luce una seconda cisterna a servizio della cinta interna.
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Informazioni aggiuntive
- Epoca: XII secolo
- Condizioni: Pochi ruderi