Il Castello di Castroreale sorgeva in cima ad una collina, ai margini del centro abitato, e dalla sua posizione strategica presidiava le principali vie di comunicazione, tutta la vallata spingendosi sino alla costa. Le origini della fortezza sono molto antiche e la sua fondazione si deve a Federico II d’Aragona, come riporta nel 1573 il Fazello nel Libro X de “Le due Deche dell’Historia di Sicilia” «[…]Castel Reale, ch’è molto grande, e posto sopra una rupe precipite, e discoscesa, edificato da Federico secondo Re di Sicilia, delle rovine di Curatio, Nafari, Protonario, Milichi, Rudi, e di molti altri villaggi».
La Torre di Castroreale
Lo storico Vito Amico nel “Dizionario Topografico della Sicilia” scrive che del castello di Castroreale «ne fa menzione Federico II nei suoi diplomi del 1324: considerando, si nota, la fede, l’obbedienza universale, la fedeltà della gente della terra di Cristina nella Piana di Milazzo… il castello, la fortezza, e la stessa terra Cristina, che per maggior sicurezza e salvamento di tal nostra gente fedele, di nuovo costruirsi provvedemmo… il che indica abbia fabbricato Federico il castello ossia la rocca ed averlo dato ad abitare agli antichi abitanti di Cristina, donde venne il nome di Castroreale».
Nel Trecento difatti Federico II d’Aragona fortifica il nucleo abitato delle terre di Cristina per ricompensare la popolazione della fedeltà dimostratagli nella battaglia contro gli Angioini e promuove la ricostruzione del castello edificato dagli Arabi, con lo scopo di dare vita ad un sistema di fortificazioni posto al controllo della piana di Milazzo e delle vallate fluviali, attraversate dalle acque del Patrì e del Longano, che mettevano in comunicazione l’entroterra e i peloritani con il litorale tirrenico.
Il castello di Castroreale nei secoli svolse un ruolo importante e visse da protagonista alcune vicende storiche. Nel Cinquecento resistette all’arrivo delle truppe spagnole, e grazie alla sua posizione strategica, nei secoli successivi fu sede di un presidio militare, nei giorni della rivolta antispagnola messinese e nel Settecento durante le vicende della guerra tra le armate spagnola e austriaca. All’epoca di Garibaldi si contraddistinse in alcune azioni militari per poi essere adattata a carcere mandamentale, alla fine del ‘900.
Dell’antica fortezza, a cui un tempo si raccordavano le mura della città medievale, rimane solo la torre di Castroreale a pianta circolare che si eleva sul punto più alto della collina, sul ciglio di un precipizio. Nell’antichità il borgo di Castroreale era circondato da mura e vi si poteva accedere da ben sei porte, oggi tutte scomparse. Nell’Ottocento fu ricostruita la Porta Raineri che dava l’accesso da Nord.
La torre cilindrica del castello di Catroreale è conosciuta come Torre di Federico II. E’ una costruzione alta 9 metri, si sviluppa su due livelli e presenta mura massicce, che raggiungono circa 2 metri di spessore. Queste sono realizzate con pietrame d’arenaria e laterizi disposti a filari regolari.
La porta d’accesso con arco ad ogiva della torre di Castroreale è collocata al primo livello e la si raggiunge dopo aver percorso due rampe di gradini. In questo livello l’ambiente è illuminato da una finestra quadrata con grata in ferro e la copertura è a volta a costoloni a crociera. Il piano inferiore prende luce da una finestra rettangolare e presenta la copertura a volta emisferica. Vi si accede da un varco collocato nei pressi della rampa di gradini che conduce al livello superiore.
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Informazioni aggiuntive
- Epoca: XIVsecolo
- Ubicazione: Salita Federico II d’Aragona
- Proprietà: Comune di Castroreale
- Condizioni: Ruderi e torre