E’ uno dei castelli più belli della provincia di Trapani e sorge incastonato nell’antico porto marinaro della città di Segesta a cui ha dato il nome. Il castello di Castellammare del Golfo risale al XII secolo e costituisce un bell’esempio di architettura militare. Furono gli Arabi a edificarlo su un sperone di roccia calcarenitica che digrada verso il mare, per proteggere il golfo e il suo importante caricatore, e lo collegarono alla terra per mezzo di un ponte levatoio. Il castello ammaliò anche Idrisi, il geografo alla corte di re Ruggero, che nel 1154 lo definì “al Madarig” (le scale) dandone questa descrizione: «nessun altro [castello] è più forte di questo cui cinge intorno un fosso intagliato nella montagna. Si entra nella fortezza per un ponte di legno che si leva e si rimette come si vuole. Come castello ebbe notevoli qualità sia per le sue caratteristiche costruttive che per la particolare ubicazione». Attorno ad esso prese forma il borgo di Castellammare che crebbe e si sviluppò tra il XVII e il XVIII, arricchendosi di chiese e monumenti.
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Il Castello di Castellammare del Golfo
Il castello di Castellammare del Golfo fu feudo dei Normanni e degli Svevi che lo resero ancora più forte innalzandovi torri e cingendo il casale di mura. Nel 1316 gli Aragonesi presero d’assalto Castellammare, distruggendo le mura e le fortificazioni.
La costruzione nei secoli fu proprietà di Pietro II d’Aragona, dei Peralta e quindi di Pietro Spadafora Ruffo, che la lasciò in dote alla figlia, sposa di Sigismondo Luna. Da alcuni atti notarili del XVI secolo si apprende che a quell’epoca era munita di tre torri merlate (“San Giorgio”, “Campana” e “Baluardo”) con bombarde, cannoni e macchine da guerra, e protetto da due cinte murarie, una delle quali si caratterizzava per la presenza di tre porte. Sulle mura erano poste delle enormi palle di pietra che venivano scagliate contro i nemici durante gli assalti.
Nel 1649 la fortezza passò in mano alla principessa di Roccafiorita, Francesca Balsamo Aragona. Oggi il castello di Castellammare del Golfo è di proprietà pubblica e dell’impianto architettonico originario rimane ben poco, poiché ha subito diverse trasformazioni e alcune sue parti sono state inglobate nelle costruzioni vicine. Dell’antica costruzione, d’impianto poligonale, si possono ammirare la possente base scarpata sulla quale poggia la fortezza, la torre cilindrica, il basso torrione circolare delle antiche mura ed alti corpi di fabbrica, che si affacciano attorno ad una corte, alcuni dei quali impreziositi nei piani alti da monofore, bifore e balconi poggianti su mensole. Nei muri della torre circolare è inserita un’elegante scala a chiocciola in pietra, che si avvolge attorno al vuoto centrale e termina con una cupoletta e conduce alla terrazza, alla quale si accede dopo aver oltrepassato un pregevole portale ad arco inflesso poggiante su piedritti obliqui.
I Musei del Castello di Castellammare del Golfo
Il Castello di Castellammare del Golfo ospita il Polo museale “La memoria del Mediterraneo”, che comprende i musei dell’acqua e dei mulini, delle attività produttive, quello archeologico e il museo dedicato delle attività marinare. Nelle varie sezioni sono illustrate le tecniche agricole e i modi di vivere antichi del territorio, gli utensili legati alla terra, custodi della memoria del passato, le tradizioni legate alla pesca del tonno, ma anche ceppi d’ancora e anfore risalenti al periodo romano. A testimonianza del fatto che il sito su cui fu edificato il castello è stato l’importantissimo emporio segestano di cui hanno parlato i grandi storici del passato.
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Informazioni aggiuntive
- Epoca: XII secolo
- Ubicazione: Largo Castello
- Proprietà: Comune di Castellammare del Golfo
- Condizioni: Ottime
- Informazioni: Uff. turistico tel. (+39) 0924 30217
- Visite: dal lunedì al sabato 9,00/13,00 – 15,30/19,30 – Chiuso nei giorni festivi