Comune di Bronte, Catania
Bronte, la capitale del pistacchio. Tra cultura e tradizione storica
Può un vulcano generare un frutto? L’Etna sì. Almeno a Bronte, conosciuta come la Città del pistacchio. In questo territorio roccioso e impervio, nei cosiddetti “lochi”, come ancora sono chiamati i pistacchieti, lo straordinario connubio tra la pianta importata dagli Arabi e il terreno lavico, concimato e reso fertile dalle ceneri vulcaniche, ha prodotto il miracolo di un frutto color smeraldo, di qualità pregiatissima. Non poteva essere altrimenti, in una città che il mito popolare narra sia stata fondata dal ciclope Bronte, figlio di Nettuno, e le cui origini, come attestano i ritrovamenti archeologici, risalgono all’antico popolo dei Siculi, nell’VIII secolo a. C..
Il comune di Bronte, ubicato sulle pendici occidentali dell’Etna, nel Medioevo faceva parte dei ventiquattro casali del monastero benedettino di Maniace riuniti, nel 1525, in una sola Università che prese il nome di Fidelissima Brontis Universitas. La storia di Bronte è legata alla figura dell’ammiraglio britannico Horatio Nelson, nominato duca di Bronte dal re Ferdinando di Borbone che, in segno di gratitudine per l’aiuto prestatogli nella repressione dei moti di Napoli, ricevette in dono anche il territorio di Maniace, con l’antica abbazia benedettina fatta realizzare nel 1174 da Guglielmo II il Buono ed abitata dalla famiglia dell’ammiraglio, nella linea collaterale degli Hood-Bridport, che influenzarono la vita politica ed amministrativa del territorio.
Dove Dormire a Bronte
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Cosa vedere a Bronte
L’Abbazia di S. Maria di Maniace, denominata Castello Nelson, ospita un museo e la Chiesa di Santa Maria di Maniace, con uno splendido portale ogivale. Il museo delle sculture in pietra lavica si trova nel parco antistante il complesso architettonico. Nel centro storico di Bronte vi sono altri edifici religiosi da visitare come la cinquecentesca Chiesa Madre, nata dall’unione di due chiese contigue di cui, quella conosciuta col nome di Santa Maria ed attribuita a Carlo Magno, era l’antica Matrice. Il Real Collegio Capizzi invece è stato uno dei maggiori centri di cultura siciliani. Fondato dal venerabile Ignazio Capizzi, al complesso edilizio è annessa la Chiesa del Sacro Cuore, dove riposano i resti mortali del sacerdote, considerato da Papa Pio IX il “San Filippo Neri della Sicilia”.
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Cosa vedere vicino Bronte
Nell’ex feudo e casale di Cattaino, su uno sperone di roccia calcarea, si scorgono le rovine del Castello di Torremuzza e di una torre. Il territorio circostante è ricco di boschi, come il bosco di Mangalaviti, il bosco di Grappidà e quello di Serra del Re e di Foresta Vecchia che fanno parte del Parco dei Nebrodi. Per gli amanti dei percorsi naturalistici vi è anche il Parco dell’Etna, dove ammirare i conetti vulcanici di varie epoche, le colate laviche e gli antichi ovili in pietra che prendono il nome di pagghiari. Il Monte Barca, che sorge nei pressi del paese, è un antico cratere di epoca preistorica. Il fiume Simeto, lungo il suo corso, ha scavato nella roccia basaltica, formatasi in seguito alle eruzioni, delle spettacolari gole, che prendono il nome di forre, come quelle che si possono ammirare nei pressi della contrada Pietrerosse. Nel territorio compreso tra i comuni di Bronte, Randazzo, Adrano e Centuripe è stata pertanto istituita la Riserva Naturale Integrale Forre laviche del Simeto a tutela dei vari ambienti acquatici di interesse naturalistico, paesaggistico ed anche geomorfologico. Numerose le masserie sparse nelle campagne attorno, come la settecentesca masseria Lombardo, un tempo adibita a cartiera, che comprende una torre di guardia ed una fornace ed ospita il Museo dell’Antica Civiltà locale.
Nella zona compresa tra le contrade Balze Soprane e Santa Venera sono stati scoperti i resti di una cinta muraria di epoca ignota, e di un insediamento di epoca preistorica, greca ed alto medievale costituito da costruzioni di forma circolare e rettangolari a grandi blocchi. Resti di un abitato di epoca ellenistica si trovano in contrada Casitta, un centro di epoca romana e bizantina ed un edificio con mosaico in contrada Erranteria. In località Barzitta vi è invece una grotta di epoca preistorica conosciuta col nome di Grotta di Maniace. Scavate ai piedi della Rocca Calanna si trovano i “gruttiti”, ossia due antiche tombe a grotticella, risalenti probabilmente all’epoca bizantina. La cartiera della Ricchisigia, di origine araba, faceva parte di una piccola comunità agraria che comprendeva una masseria e un convento benedettino.
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Feste e Sagre Bronte
Febbraio – Festa di San Biagio, patrono
I festeggiamenti in onore del Santo protettore si svolgono il 3 febbraio, giorno in cui la statua di San Biagio viene portata in processione. La celebrazione religiosa comprende anche la benedizione della gola.
Agosto – Festa di Maria SS. Annunziata, patrona
La festa in onore della Madonna Annunziata si svolge il 9 agosto con la processione del gruppo marmoreo della Vergine Annunziata e dell’Angelo Gabriele, condotto per le vie del paese su un carro trainato da buoi. Il momento più caratteristico della festa è la “volata dell’angelo”, quando un bambino che rappresenta l’Arcangelo Gabriele vola legato ad un cavo di acciaio sopra la statua della Madonna e le porge un giglio.
Settembre – Sagra del pistacchio
La sagra di Bronte è l’occasione per degustare il pistacchio e i tanti prodotti ottenuti dalla sua lavorazione.
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Prodotti Tipici Bronte
Il pistacchio di Bronte, utilizzato dagli chef e dai pasticceri per il suo profumo e il suo inconfondibile sapore, è molto apprezzato e ricercato, tanto da essere definito l’“oro verde” dell’Etna. Con il pistacchio si confezionano un’infinità di prodotti, come le creme, il pesto, il gelato, i biscotti, i dolci, la salsiccia, il formaggio e tanti altri. Le campagne sono coltivate anche a mandorli, noccioli, castagni, ulivi, viti e ficodindia e in questa zona cresce la famosa pesca tabacchiera dell’Etna, dalla forma schiacciata. Ottimi anche l’olio d’oliva, il vino, i formaggi e la ricotta di pecora.
Ecco i prodotti selezionati
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Come arrivare a Bronte
Da Catania: SS 121 fino a Paternò. Proseguire sulla SS 284 in direzione di Randazzo e Bronte.
Autostrada A18 ME-CT in direzione di Messina, uscita Fiumefreddo. Proseguire sulla SS 120 in direzione di Piedimonte Etneo, Linguaglossa e Randazzo e da qui continuare sulla SS 284 in direzione di Bronte.
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- Chiesa del Sacro Cuore
- Chiesa Maria SS. del Rosario
- Chiesa San Blandano
- Chiesa S. Giovanni Evangelista
- Chiesa S. Maria della Catena
Informazioni aggiuntive
- Provincia: Catania
- Altitudine: 760 m. s.l.m.
- Popolazione: 19.180
- Prefisso: 095
- CAP: 95034
- Abitanti: Brontesi
- Santo Patrono: San Biagio
- Festa: 3 Febbraio
- Sito ufficiale: Comune di Bronte – www.comune.bronte.ct.it