
La Settimana Santa di Agrigento è un evento di profonda spiritualità e tradizione, che ogni anno coinvolge fedeli e visitatori in un percorso di fede, emozione e cultura. Le celebrazioni, caratterizzate da solenni processioni, antichi riti e canti struggenti, trasformano la città in un suggestivo scenario di devozione, culminando nel Venerdì Santo, il momento più intenso e partecipato dell’intero ciclo pasquale. Nei giorni che precedono le celebrazioni pasquali, l’Arciconfraternita Maria SS. dei Sette Dolori organizza “I Sette Sabati”, un percorso spirituale dedicato ai Sette Dolori di Maria, che si svolge presso il Santuario dell’Addolorata. Questo evento, carico di fede e meditazione, guida i fedeli fino all’inizio della Settimana Santa. Durante queste celebrazioni, i partecipanti vivono un’esperienza spirituale unica, arricchita da momenti musicali e storici. I cori liturgici, con le loro esecuzioni solenni, accompagnano la preghiera, creando un’atmosfera di profonda riflessione e intensità che rende ancora più significativa la preparazione alla Pasqua.
Settimana Santa di Agrigento
La Settimana Santa di Agrigento è uno degli eventi religiosi e culturali più importanti della città, che coinvolge la popolazione locale e i visitatori in una serie di tradizioni secolari. Ad Agrigento, la Settimana Santa ha inizio con la Domenica delle Palme, durante la quale si svolge la benedizione delle palme finemente intrecciate e decorate. La processione attraversa via Duomo e si conclude con l’ingresso in Cattedrale, dove si celebra la Santa Messa eucaristica. Le celebrazioni religiose non si limitano alla Cattedrale, ma coinvolgono anche il Santuario dell’Addolorata, uno dei luoghi di culto mariani più significativi di Agrigento. Qui si trova una delle confraternite più antiche della città, quella di Maria SS. dei Sette Dolori, che organizza la tradizionale benedizione delle palme e dei ramoscelli di ulivo. A seguire, si svolge una solenne processione che si dirige verso la Chiesa di San Francesco di Paola, un altro dei luoghi di culto importanti per la comunità agrigentina. Il Giovedì Santo è una giornata di particolare intensità spirituale, con la celebrazione della Santa Messa in Coena Domini presso la Cattedrale di San Gerlando. La sera, i fedeli si recano per la visita ai Santi Sepolcri, allestiti in tutte le chiese della città, un vero e proprio pellegrinaggio di fede e riflessione. In passato, i confrati delle diverse compagnie della città, guidati dalle loro croci processionali e accompagnati da tamburi, percorrevano le vie cittadine per compiere il rito delle visite ai sepolcri, che si diceva dovessero essere almeno sette.
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Il Venerdì Santo di Agrigento
Il Venerdì Santo ad Agrigento rappresenta il momento più intenso e solenne dell’intera Settimana Santa, un evento che fonde fede, tradizione e partecipazione collettiva in un’atmosfera di profonda spiritualità. La giornata inizia di buon mattino con la suggestiva processione del simulacro di Gesù Appassionato, che percorre le strade della città accompagnato da una folla di fedeli. Lungo il tragitto, avviene l’incontro con la Madonna Addolorata presso il Santuario dell’Addolorata, un momento di grande emozione che simboleggia il dolore della Madre per il Figlio. Dopo questo toccante incontro, le due statue proseguono insieme in processione per le vie del centro storico, mentre i fedeli accompagnano il corteo con preghiere e canti sacri.
Nel primo pomeriggio, la celebrazione raggiunge un momento di intensa partecipazione con la rappresentazione della Crocifissione, ai piedi della Cattedrale di San Gerlando. Qui, nel passato, il rito si concludeva con un gesto particolarmente suggestivo: mentre il sacerdote inchiodava la mano del Cristo alla croce, il silenzio veniva improvvisamente spezzato da un battito ritmico di mani sulle guance dei presenti, un’antica usanza che esprimeva dolore e partecipazione alle sofferenze di Gesù. Questo rito, carico di pathos, preparava la folla al momento più atteso e commovente della giornata: la processione in notturna del Cristo Morto. Quando cala la sera, le strade del centro si trasformano in un percorso di preghiera e riflessione. Il simulacro del Cristo Morto, custodito in una preziosa urna, viene portato in processione per le vie cittadine, seguito dalla Madonna Addolorata e accompagnato da suggestivi canti funebri intonati dalle confraternite vestite con il tradizionale saio nero. La lenta avanzata del corteo, scandita dal suono grave delle bande musicali e dal passo cadenzato dei portatori, crea un’atmosfera di intensa commozione. La folla partecipa con devozione e raccoglimento, testimoniando la profonda radicazione di questa celebrazione nella storia e nella cultura della città. In passato, la processione era preceduta dall’Arciconfraternita del Crocifisso, seguita dal clero, dal Capitolo della Cattedrale e, spesso, anche dal Vescovo di Agrigento. Ancora oggi, questa solenne celebrazione mantiene intatta la sua sacralità e coinvolge l’intera comunità, che partecipa con fede e rispetto. La notte si chiude con il rientro del simulacro della Madonna Addolorata nel Santuario dell’Addolorata, mentre il Cristo Morto viene riportato nella Cattedrale di San Gerlando.
Il Venerdì Santo ad Agrigento è un’occasione per immergersi in una delle più antiche tradizioni della Sicilia, un evento che racchiude il senso più profondo della Passione e della Resurrezione di Cristo, lasciando nei partecipanti un’emozione indelebile.
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Programma 2025 della Settimana Santa di Agrigento