La Festa di Sant’Andrea a Milo si celebra l’ultima domenica di luglio, un evento di grande rilevanza per i fedeli del piccolo borgo incastonato sulle pendici dell’Etna. Sant’Andrea Apostolo, patrono di Milo, richiama in questa occasione molti devoti, anche da luoghi lontani, che tornano per testimoniare la loro fede e devozione al Santo.
La Festa Patronale di Milo
Milo, una gemma immersa nel verde dei boschi di querce e castagni, ha un passato strettamente legato alla figura di Giovanni d’Aragona, reggente del Regno di Sicilia nel XIV secolo. Intorno al 1340, Giovanni d’Aragona fondò la prima chiesa dedicata a Sant’Andrea, oggi non più esistente. L’attuale chiesa, continua a custodire la devozione dei fedeli con preziosi oggetti sacri, tra cui una statua lignea settecentesca del santo apostolo.
Sant’Andrea è conosciuto anche come il “Santo dell’acqua” per la sua associazione con le benefiche piogge di fine estate, che favoriscono la maturazione dell’uva, uno dei prodotti tipici di Milo. Durante la festa, molti fedeli, anche da luoghi lontani, tornano a Milo per esprimere la loro devozione e gratitudine al Santo, che vigila costantemente sull’umore del vulcano e sulla buona riuscita della vendemmia. Questo legame speciale è simboleggiato dal grappolo d’uva che la statua del Santo tiene al braccio durante la processione, a testimonianza della protezione che Sant’Andrea garantisce alla produzione e raccolta dell’uva. Oltre a ciò, in contrada Zappino, si trova una piccola cappella dedicata al Santo che custodisce un dipinto che raffigura raffigura l’Immacolata nell’atto di intercedere presso l’Altissimo, insieme a Sant’Andrea, che, con il suo mantello, protegge il paese dall’incombente colata lavica dell’Etna.
La Festa Patronale a Milo viene così celebrata con una solennità che include la tradizionale “uscita” del fercolo dalla chiesa madre, seguito da una processione imponente di fedeli e dalla banda musicale. Negli anni, “la cantata” è diventata una tradizione consolidata: un coro di voci che intona un inno al santo protettore, al quale i milesi hanno spesso affidato le sorti del paese minacciato dall’attività del Monte Etna. Le celebrazioni in onore di Sant’Andrea a Milo iniziano con il triduo in preparazione alla festa. Molto suggestiva è la processione serale delle reliquie di Sant’Andrea, che avviene dopo la tradizionale svelata del Santo Patrono e la celebrazione del Solenne Pontificale. Questa processione si conclude con l’offerta della cera da parte dei rappresentanti dei vari quartieri, seguita da una fiaccolata e dal Canto dell’Inno. La domenica di festa è annunciata dal suono delle campane e dallo sparo di mortaretti. La Santa Messa Solenne viene celebrata al mattino, mentre la processione del simulacro si svolge al calar della sera, con il simulacro portato fuori dalla chiesa al canto dell’Inno. La celebrazione si conclude a notte fonda con il rientro in chiesa.
La devozione a Sant’Andrea non si limita alla festa di luglio; il 30 novembre, durante la Solennità Liturgica di Sant’Andrea, viene portata in processione la reliquia del Santo Patrono, rinnovando così il legame profondo tra Milo e il suo protettore.
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