La Festa di San Calogero a Sciacca, celebrata ogni anno il martedì dopo la Pentecoste, è un evento carico di fede e tradizione che raduna i cittadini di questa storica città siciliana. Questa celebrazione ricorda il miracoloso intervento del Santo nel 1578, quando gli abitanti di Sciacca furono colpiti da una serie di devastanti terremoti.
La Festa di San Calogero a Sciacca
San Calogero, eremita e taumaturgo originario della Calcedonia, l’odierna Istanbul, scelse Sciacca per trascorrere gli ultimi anni della sua vita, dedicandosi all’assistenza dei sofferenti e degli ammalati. La sua presenza in città è fortemente legata alla grotta situata in vetta al monte Kronio, un luogo impregnato di spiritualità, dove il santo visse in preghiera e meditazione, circondato dai caldi vapori che emergono dal cuore della montagna.
La devozione a Sciacca per San Calogero è palpabile nella processione che si snoda lungo le vie della città fino al santuario, un edificio risalente al 1530 e elevato a basilica da papa Giovanni Paolo II nel 1979. Il santuario, custodito dai frati francescani del Terzo Ordine Regolare, è un centro vitale di culto e devozione per il santo eremita. All’interno della basilica, la statua di San Calogero, opera incompleta di Antonello Gagini e commissionata nel 1535, rappresenta il santo con abiti da eremita e abate Basiliano, una Bibbia e una cerva, simboli della sua vita e missione. Il suo volto sereno sembra trasmettere una profonda pace interiore e una connessione celestiale che tocca i cuori dei devoti.
Sotto la basilica, la grotta ospita un prezioso pannello in maiolica datato 1545, raffigurante San Calogero anziano, un simbolo potente del suo legame con la Scrittura e della sua benedizione eterna. Accanto a lui, la figura della cerva e del cacciatore Siero aggiungono un ulteriore strato di narrativa e simbolismo al luogo.
I festeggiamenti in onore di San Calogero offrono ai cittadini di Sciacca l’opportunità di rinnovare la loro devozione attraverso un pellegrinaggio che parte dalla Chiesa Madre e si conclude al santuario. La distanza viene percorsa da molti fedeli anche a piedi scalzi, in un gesto di fede e sacrificio che rafforza il legame comunitario e rinnova lo spirito di devozione che ha radici profonde nella storia e nella cultura della città. Un altro momento di grande significato sarà l’Adorazione perpetua nella Grotta del Santo.
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