Festa di San Ciro – Marineo

A Marineo le celebrazioni in onore di San Ciro si svolgono la penultima domenica di agosto, giornata in cui si festeggia l’anniversario dell’arrivo della reliquia nel paese. Era infatti il 20 agosto del 1665 quando il teschio del Santo fu concesso da papa Alessandro VII al marchese Girolamo Pilo Bologna, come è documentato in una “pergamena romana” custodita che fino a qualche tempo fa nella Chiesa Madre. L’arrivo della reliquia del Santo, che morì martire in Egitto nel IV secolo, per il piccolo borgo di Marineo, fu un evento così grande che da allora il Santo viene celebrato solennemente con una grande festa tra fede, folclore e tradizione popolare.
San Ciro nacque nel III secolo ad Alessandria d’Egitto, dove esercitò la professione medica. Fu proprio nell’esercizio della sua professione che egli riuscì a convertire molti pagani al cristianesimo. Perseguitato, si ritirò nel deserto, dove condusse vita monastica, guarendo la gente con l’intercessione della preghiera, fino a quando morì martire a Canopo il 31 gennaio 303 d.C. sotto l’imperatore Diocleziano. In ricordo del suo martirio il 31 gennaio di ogni anno si svolge una festa denominata dalla gente del posto Santu Ciru puvureddu poiché, rispetto a quella del periodo estivo, è più “povera” e include le sole manifestazioni religiose, che prendono inizio già qualche giorno prima quando viene scesa la reliquia dall’altare della Chiesa Madre dedicato al Santo.

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La Festa di San Ciro di Marineo

La Festa di San Ciro di Marineo include diverse manifestazioni, tra cui la cunnutta (condotta), ossia la processione dei devoti che a dorso di muli e cavalli portano in dono grano frumento e denaro al Santo patrono, che si ricollega agli antichi riti latini di ringraziamento della dea Cerere per il buon raccolto, e la cosiddetta Dimostranza di San Ciro. E’ questa una sacra rappresentazione allegorica itinerante che ogni tre o quattro anni va in scena per le strade e le piazze del paese, con l’obiettivo di far conoscere ai fedeli la vita e le opere del Santo martire. L’ultima Dimostranza si è svolta nel 2015.

La Dimostranza di San Ciro

Durante le celebrazioni in onore del Santo patrono, le strade e le piazze del borgo di Marineo si animano con la tradizionale Dimostranza di San Ciro, una delle rappresentazioni sacre itineranti più suggestive che si svolgono in provincia di Palermo. Anche lo storico Giuseppe Pitrè alla fine dell’Ottocento ne rimase incantato tanto da scrivere sulla Dimostranza: «Dirò nondimeno che essa è una rappresentazione allegorica di un numero indeterminato, ma sempre grande, di personaggi, nella quale viene svolta la vita tutta, o qualche episodio di essa, d’un santo o di una santa. La Dimostranza di Marineo, nota anche nell’antica capitale dell’isola, è certamente uno dei migliori avanzi degli antichi spettacoli del genere».

Nata come semplice processione allegorica con la funzione di narrare ai fedeli la vita del Santo martire, la Dimostranza di San Ciro di Marineo nei decenni si è arricchita sempre più di canti e preghiere, fino a quando nel Settecento cominciarono ad esservi introdotte le parti recitate. Le origini della processione risalgono al 20 agosto 1665, giorno in cui arrivò in paese il teschio di San Ciro, donato al nobile Girolamo Pilo, marchese di Marineo, da papa Alessandro VII.
Nei giorni della Festa di San Ciro di Marineo in quattro luoghi suggestivi del paese, oltre duecento attori non professionisti, recitano la vita e le opere del Santo martire in ventuno scene che aprono con il primo quadro di introduzione i cui personaggi, il Genio di Marineo e due araldi spiegano al pubblico la storia del paese, la vita di San Ciro e il senso della dimostranza e culminano con quello raffigurante il momento della Gloria quando, sopra un carro trionfale a forma di barca riccamente addobbato, il Santo si presenta a Dio e al popolo come intercessore di grazie per tutti.

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A breve pubblicheremo il Programma 2025 Festa di San Ciro di Marineo

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