La Torre Rossa di Fiumefreddo di Sicilia è un edificio rivestito con mattoni di terracotta risalente al periodo romano ed è sita appena fuori dal centro abitato. Si tratta di un edificio sorto come monumento funerario che per molto tempo è stato poco valorizzato, in quanto insiste su una proprietà privata, in contrada Torrerossa, nel bel mezzo di un agrumeto. Una leggenda la vuole collegata al Castello degli Schiavi di Fiumefreddo, tramite un passaggio sotterraneo.
La Torrerossa di Fiumefreddo di Sicilia
Le origini della Torrerossa di Fiumefreddo, che deve il suo nome ai mattoni di terracotta che ancora oggi ne caratterizzano il prospetto, sembrano risalire all’epoca tardo imperiale, tra il III e il IV secolo. La torre fa parte del patrimonio storico di Fiumefreddo di Sicilia ed è stata inserita nello stemma comunale.
La sua prima descrizione è pervenuta grazie al pittore e architetto francese Jean-Pierre Louis Laurent Houël, uno dei più famosi viaggiatori del Grand Tour, che tra il marzo del 1776 e il mese di giugno del 1779 soggiornò nell’isola e, giunto in questo luogo, credette erroneamente di trovarsi nel sito dell’antica Naxos. La torre infatti fu raffigurata in un’incisione ad acquatinta, facente parte dell’opera “Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malta et de Lipari” del 1874 di cui l’originale è conservato in Russia, all’Hermitage di San Pietroburgo. Jean-Pierre Houël la riprodusse in prospettiva, pianta e in sezione, e fornisce una descrizione delle rovine che trovò nelle sue vicinanze: «La tomba chiamata Torre Rossa è un piccolo monumento quadrato, elevato su due gradini, costruito con sabbia e pietra lavica, rivestito con mattoni all’esterno e all’interno. È un’opera romana bene eseguita. È rappresentata qui, fig. I, deturpata dagli abitanti del paese che ne sottraggono i mattoni per triturarli e farne del cemento […]. All’interno di questa tomba, c’è una piccola sala pressappoco quadrata, figura 2, dove ci sono da ciascun lato delle nicchie funerarie svuotate di diciotto pollici di larghezza tra le quali si trovano piccole nicchie di sei pollici di altezza e altrettanti di larghezza con tre pollici di profondità alla base e solamente un pollice e mezzo in sommità, questa è una particolarità che ho visto soltanto in questa tomba. Di fronte all’entrata attuale, che non è che una breccia, c’era una porta preceduta da qualche gradino, vedere la pianta, fig. 2; in questo punto iniziava una scala B, che gira tutt’attorno nello spessore dei muri, come nella vista della sezione, fig. 3, al fine di poter salire sino a sopra l’edificio. Questa tomba sembra essere stata costruita dentro la corte o dentro i giardini di un antico palazzo, i cui resti dei muri sono ancora esistenti nelle vicinanze[…]».
Torre rossa di Fiumefreddo: architettura
Il monumento funebre, chiamato impropriamente torre, ha la forma di un parallelepipedo ed è alto circa 8 metri. Sui prospetti si intravedono i materiali utilizzati per la sua realizzazione, il pietrame lavico di piccole e medie dimensioni ed il paramento laterizio dal caratteristico colore rosso. L’ingresso al monumento avveniva su lato di nord-ovest. La costruzione si sviluppa su due piani, collegati da una scala ripida interna ricavata nel muro perimetrale, di cui un piano interrato per circa un metro e mezzo che presenta la copertura con volta a botte. Era questa la camera sepolcrale e su tre delle sue pareti vi sono state rinvenute delle nicchie dove nel passato venivano collocate le urne cinerarie. Nei secoli successivi probabilmente la costruzione è stata utilizzata come torre di avvistamento.
II monumento simbolo di Fiumefreddo di Sicilia è stato acquistato dal Comune e sottoposto a consolidamento ed oggi è reso fruibile a tutti coloro che volessero visitarlo.
© Riproduzione riservata
Informazioni aggiuntive
- Epoca: III – IV secolo
- Ubicazione: C.da Torrerossa
- Condizioni: Mediocri